Confesso che mi spiace dire quello che sto per dire ma l’iniziativa della societa’ “governare srl” che gestisce i siti web dell Ulivo di Romano Prodi, di chiedere al provider americano che li ospitava la chiusura dei siti web www.governareper.com e www.lafabbricadelprograma.com, due siti web anti-prodi ritenuti (a torto o a ragione) responsabili di diffamazione e’ non solo una ingenuita’ legata alla scarsa conoscenza di Internet, ma anche una scelta perdente da qualsiasi punto di vista. Si trattava di due siti simil-satirici, volgari e poverissimi di contenuti come se ne trovano tanti in rete, che nessuno avrebbe considerato se non si fossero adottate iniziative del genere. Oggi invece Forza Italia sul suo sito web fa da grancassa a questa iniziativa legale di Romano Prodi con tutta l’energia possibile. Purtroppo la dabbenaggine dei consiglieri dell’Ulivo nelle faccende che riguardano Internet e’ ogni giorno piu’ evidente. Prima non hanno pensato nemmeno di registrare l’equivalente .com dei siti che si stavano aprendo nella gerarchia italiana poi qualcuno ha deciso di mettere nelle mani di un avvocato una pratica di svuotamento dell’oceano mediante cucchiaino.

16 commenti a “PRODI e LA RETE: UN RAPPORTO DIFFICILE”

  1. bostik dice:

    Più che ingenui. Anche perchè quando "scompaiono" i Luttazzi, i Fo, i Guzzanti il centrosinistra sta bello e zitto e col capo chino accetta la normalità  del bavaglio. Che nichi vendola fosse ricchione (sì, ricchione!) che l'opposizione fosse una "vrancata" di mini Tafazzi, lo sapevamo già . Ora invece la gente sa questo e sa che a Prodi & co. non piace sentirselo dire. Tanto da censurare. applausi..

  2. Fabio Metitieri dice:

    Qualcuno mi dice chi e' Tafazzi?

    Ciao, Fabio.

  3. dario dice:

    purtroppo la "Sindrome di Tafazzi" della sinistra italiana non cessa.

    nota: la Sindrome fu così battezzata da Veltroni che – a quanto mi consta – di Internet invece "ne sa", e parecchio.

  4. Kaspar Hauser dice:

    Secondo me è stato un eccesso di zelo. L'unico errore è non aver registrato almeno i .com (ma rimanevano cmq i .info, .net, .org etc.etc.)

  5. Massimo Moruzzi dice:

    Kaspar: avrebbero dovuto registrare TUTTE le estensioni umanamente registrabili! E curarsi di più del PROPRIO sito, invece di rompere le balle a chi li prende in giro…

  6. Kaspar Hauser dice:

    Certo la satira di quei siti era abbastanza penosa. Ciò non toglie che secondo me si è trattato di un eccesso di zelo, di cui Prodi e compagnia manco sanno niente. Errore di qualche questurino infiltrato, ormai, del resto, destra e sinistra pari sono, e dalle parti di Mastella ci sono tanti ibridi che portano in sè il peggio dell'una e dell'altra coalizione.

    Sta di fatto che la maggioranza attuale è da anni, che censura ogni tipo di satira politica. Ma ormai a quel tipo di scandalo ci siamo assuefatti, no?

  7. Anonimo dice:

    Qualche giorno fa questo blog scriveva:"se hai un blog e non hai niente da dire, chiudilo". Aggiungerei: se poi incidentalmente il titolare del blog in questione è anche il leader di uno dei due schieramenti (già  primo ministro, presidente della comm. europea, presidente dell'iri ecc.), l'affare si presenta in tutta la sua inquietante cupezza. E ancora: il suddetto leader sembra fatto apposta per diventare un soggetto-guida di una stagione di comicità  ma finora l'unico, esilarante esempio riguarda quel fuoriclasse di Corrado Guzzanti, che ne fece una caricatura della staticità . Infine: se Prodi censura è solo colpa di Prodi che dimostra, se ce n'era bisogno, presunzione, bacchettonismo e inclinazione alla vendetta. Svegliatevi, comici d'assalto e d'informazione, che di solito siete così svelti e pronti, chissà  che non si svegli anche lui e chi lo ha rimesso sullo scranno. Saluti, Sanfi

  8. Massimo Moruzzi dice:

    Kaspar, sì, purtroppo. purtroppo ci siamo abituati. a destra sono più intelligenti, da questo punto di vista. censurano la RAI, Santoro, Grillo, Biagi, Luttazzi, Massimo Fini etc… mica un sitarello visto da quattro gatti…

  9. global dice:

    Non sono d'accordo sulla volgarità  del sito alcune vignette sono carine invece, inoltre è bello vedere che la satira non è patrimonio della sinistra l'ho inserito nei preferiti. Vendola è definito gay , perchè tale si proclama non ricchone, prodi non è un perfetto idiota solo perchè nessuno è perfetto (marx, non carlo groucho)

  10. global dice:

    grillo è censurato (a ragione ) da anni. inoltre voi se un vostro vicino di casa con false prove vi accussasse di esere ladri, mafiosi ed assassini lo invitereste a pranzo a casa vostra!

  11. Apis dice:

    Forse non ho capito bene: "Grillo è censurato (a ragione) da anni": censurato a ragione?

    E poi chi sarebbe il proprietario di casa?

    Apis

  12. Massimo Moruzzi dice:

    @global… inoltre voi se un vostro vicino di casa con false prove vi accussasse di esere ladri, mafiosi ed assassini (no, assassini no, ndr) lo invitereste a pranzo a casa vostra!

    >dove per "casa vostra" si intende la RAI, ad esempio…

  13. Belinda dice:

    Sono perplessa sull'idea che l'iniziativa dei consiglieri Ulivo sia dannosa… in fondo FI ha "epurato", letteralmente gli autori satirici dal mondo della TV, dell'informazione, dell'editoria. Se ci dev'essere una "par condicio" dell'utilizzo dei tempi TV, perché non appellarsi ad una "par condicio satirorum"?

    "Exceptio doli", nel senso: se non date a me la possibilità  di verseggiare ridacchiando,perché dovrei dare a voi la possibilità  di fare altrettanto?" Conclusioni: al di là  del fatto che il sito sia importante, ridicolo o la satira pecoreccia, è l'atto di farla, da parte di chi la impedisce, che qui, secondo me viene contestato. Come dire: o tutti (e allora beccatevi la satira colta ed efficace) o nessuno (e allora nemmeno noi ci becchiamo la satira pecoreccia). O no?

  14. Belinda dice:

    E poi sul sito, c'è anche una presa in giro della Sgrena, che al momento si trova ancora nelle mani dei rapitori: sinceramente mi pare terribile e assurdo.

  15. dario dice:

    @belinda: il Bagaglino culturale e satirico della destra si commenta da sé, chiudergli la bocca con gli avvocati invece è un boomerang talmente palese che fa perfino venir dei dubbi.

    Non fosse che ci siamo già , non ci sarebbe da stupirsi se fossimo all'opposizione.

  16. Piero dice:

    Concordo. Un vero e proprio boomerang per il centrosinistra. Certo che stabilire il confine tra diffamazione e satira non è semplice.