Oggi Libero ha rivoluzionato al sua homepage creando fra l’altro una
sezione blog che fara’ discutere. Un
motore di ricerca piu’ un simil-aggregatore di post all’interno del quale si evidenzia una sezione “blog piu’ popolari” linkati in alto ed un gruppo di post aggregati per argomenti piu’ in basso. L’iniziativa ha per conto mio una discreta dose di sfrontatezza specie nella pagina iniziale di
LiberoBlog dove vengono
ricopiati i post piu’ interessanti del giorno correlandoli anche di contributi grafici aggiunti dalla redazione di Libero. Insomma vengono prelevati pari pari i contenuti dei blogger, formattati (per esempio
questo e’ il post originale di Akille di oggi sul candidato alle regionali Marino e
questa la versione di Libero dello stesso post) e resi commentabili dai lettori. Il
disclaimer che nella idea di Libero dovrebbe rendere questa furba operazione “digeribile” per esempio a quanti pubblicano blog sotto Creative Commons recita testualmente:
Libero Blog è un organo d’informazione disintermediato scritto grazie ai contributi dei blogger ed è totalmente privo di contenuti pubblicitari. Libero setaccia e costituisce una base di blogger affidabili e competenti e utilizza i loro contenuti per la compilazione di Libero Blog.
In realta’, per lo meno in questa sezione magazine si tratta di una banale operazione di cannibalizzazione dei contenuti. Anche leggermente vergognosa. E la assenza di messaggi pubblicitari nelle pagine di LiberoBlog (ma non in tutto il resto del sito di Libero) ovviamente non rende il mondo diverso da quello che e’. Insomma: “disintermediato” per nulla.
Febbraio 22nd, 2005 at 18:32
io non ci trovo nulla di male e mi sembra molo nella logica di rete che premia l'accesso ai contenuti miglior. Più persone citano un contenuto o un'idea, più vuol dire che l'idea incontra sensibilità e piace, più diventa accessibile.
Anche volendo fare i "pulciari" e trattarla come un do ut des, akille ci ha messo i contenuti e Libero ha dato ad akille visibilità , un contributo sul rank di google e un miglior accesso alle cose che akille scriverà domani :)
Grave sarebbe stato se avessero violato i diritti "morali" d'autore, senza citare (e linkare) la fonte.
Febbraio 22nd, 2005 at 18:58
Vero, un conto è riprendere l'argomento di un post (ad esempio io parlo di "nucleare" ed un altro blogger riprende l'articolo che io segnalo e dice la sua opinione) e quindi fare circolare l'idea, un altro conto è copiare pari-pari l'intero post senza chiedere alcun permesso.
E' vero, io in cambio ottengo un link da Libero ma in fondo chiedere non costava nulla. Loro ci avrebbero fatto una bella figura e noi ci saremmo tolti le nostre soddisfazioni senza incazzarci :-)
Febbraio 22nd, 2005 at 19:13
Io ci vedo molto di male nel momento in cui, come ho scritto, al fondo di ogni pagina compare la dicitura "Copyright © 1999-2005 ItaliaOnLine S.r.l. Tutti i diritti riservati – News2000 – Direttore responsabile Federico Luperi – Registrazione del Tribunale di Milano n°420 del 9 giugno 2000".
Febbraio 22nd, 2005 at 20:38
Io invece vedo plagio e violazione dei diritti di paternità degli scritti: libero è un portale commerciale, non ha nulla del blog.
Pubblicare senza permesso contenuti interessanti di altri, vuol dire rendere un sito leggibile, godibile, di sicuro interesse per gli inserzionisti, a costo zero, con un valore aggiunto dato da contenuti ottenuti
Febbraio 22nd, 2005 at 20:39
manipolando il lavoro degli altri.
Che disonore per Libero.
Febbraio 22nd, 2005 at 21:03
Oh, cavolo, sono un blogger affidabile e competente, l'hanno detto quelli di Libero!
Febbraio 22nd, 2005 at 21:36
La rete premia i contenuti migliori? Bene ma questo cosa c'entra con la copia non autorizzata?
Akille rilascia sotto CC non commerciale, non opere derivate. I signori di libero oltre a citare la fonte dovrebbero riportare la licenza. Dovrebbero se la citazione gli fosse permessa, ma dato che ne fanno un uso commerciale e correlano il post con immagini per meglio integrarlo nella loro struttura editoriale (opera derivata) non gli è permessa.
Non possono.
ciao
Febbraio 23rd, 2005 at 02:15
Concordo con Granieri.
Non vedo nulla di male, in questa operazione di Libero; tutti questi fanatici della libertà della rete sono poi sempre pronti a reinventarsi paladini del copyrights o del some-rights, all'occorrenza. Ma la libera circolazione dei contenuti comporta anche la loro cannibalizzazione – e francamente io non vedo l'ora che Libero mi pappi tutto.
Febbraio 23rd, 2005 at 02:31
Paolo, i post vengono modificati, adattati a "esigenze", non sono firmati, sono corredati da un generico "tratto da", vengono pubblicati su una pagina resa commentabile in loco e su cui c'è scritto "ItaliaOnLine S.r.l. Tutti i diritti riservati" e gli autori (chiamati "utenti" e non citati se non tramite il link al blog) sono ritenuti responsabili dei "loro" scritti pubblicati senza nemmeno una richiesta. Questo non c'entra nulla con il copyleft.
Senza contare che Libero, come nota Claudia, si crea uno spazio di contenuti altrui su cui, direttamente o indirettamente lucra.
Febbraio 23rd, 2005 at 03:54
Io sono possibilista, nonostante una proverbiale diffidenza per i portali generalisti remi contro. Quanto meno dico: stiamo a vedere che cosa ne viene fuori. Non metto in discussione a priori nemmeno la buona fede dell'operazione e apprezzo molto il tentativo di usare i blog in modo costruttivo.
Però però però… Se accettiamo che le sfumature in Rete hanno un valore, posso dire che non mi piace molto come viene gestita la faccenda per ora? Non mi piace come i contenuti sono estrapolati da un contesto originario (caldo, personale, amatoriale, gratuito) all'interno di un ambiente fin troppo distaccato (freddo, impersonale, professionale, commerciale): qualcosa dai blog si può imparare anche in fatto di ambiente comunicativo, no? Non mi piace che il senso dell'operazione sia limitato a una paginetta di disclaimer che ha fretta di scantonare responsabilità : spiegare anche chi c'è dietro, come lavora, come ci si può parlare – solo per fare un esempio – sarebbe stato carino, no? Non mi piace che i post possano essere modificati a piacimento: se vivi di post altrui, forse questi andrebbero rispettati fino in fondo, no? Non mi piace che questa cosa sia calata dall'alto così, da un giorno all'altro, senza un minimo di confronto: sai che i blogger sono permalosi, un po' di quel che si dice avrebbe aiutato, no? Non mi piace che un contenuto CC finisca su pagine dove la (c) è ben in evidenza. Non mi piace la tipica impressione che dietro lo schermo ci sia solo qualcuno che deve riempire pagine in fretta. Non mi piace pensare che il tutto si riduca a un semplice scambio contenuti contro visibilità , che dovrebbe fare contenti tutti e giustificare l'iniziativa. Tutto qua.
Febbraio 23rd, 2005 at 04:11
Oggettivamente, se il contenuto è lo stesso a meno di formattazione non mi sembra ci siano problemi di violazione della CC standard: cosa ci guadagna Libero se io clicco sulla sua pagina web?
Per fare le pulci, io metterei il link all'articolo specifico e non al blog generico, ma non mi sembra così grave lasciarlo a quest'ultimo.
Se poi ti dà fastidio il chiamarlo "blog", io della cosa me ne strafrego…
Febbraio 23rd, 2005 at 04:11
insomma sergio,
unendo tutto cio' che (giustamente) non ti piace, mi pare che il tuo possibilismo sia di quelli da osservare al microscopio elettronico…
Febbraio 23rd, 2005 at 04:24
Ribadisco: per me era ora che qualcuno si decidesse a servirsi dei contenuti dei blog in modo dinamico, cioè per farne altro, per re-impastarli, ad es. per mutarli di contesto, cosa che Maistrello ritiene intollerabile e a me invece sembra interessante. Se vogliamo batterci per la libera circolazione dei contenuti, allora dobbiamo essere i primi, a lasciarli circolare liberamente. Altrimenti hanno ragione le major.
Febbraio 23rd, 2005 at 04:29
Parliamoci chiaro, su quella pagina Libero pubblicizza (prima voce del menu' principale) i suoi servizi di connettivita'.
Parliamo quindi di un sito con esplicite finalita' commerciali.
Io saro' vecchio stile, ma quello che mi stupisce non e' tanto il tradimento delle CC quanto quello della netiquette: da quando in qua' si prendono contenuti altrui senza nemmeno chiedere?
E Libero e' il piu' cliccato portale italiano, dicono, quindi questo e' il messaggio che passa….
Non vedo proprio come giustificare questa operazione, sorry ;)
Febbraio 23rd, 2005 at 04:48
Paolo, io avrei detto le stesse cose che hai detto tu. Avrei anzi detto che se l'avesse fatto Google saremmo tutti qui a dirci come sono bravi quelli di Google e come siamo importanti noi blogger. PERO' è un dato di fatto che Google l'avrebbe fatto in modo diverso: chiedendoci di aderire, rispettando le licenze CC con cui pubblichiamo, senza modificare alcun post, senza scrivere copyright Libero 1995-2005 etc etc.
Febbraio 23rd, 2005 at 04:49
ops. ove "Paolo" è Paolo Graziani :-)
Febbraio 23rd, 2005 at 05:01
e cosa dire dei commenti? vai qui… http://liberoblog.libero.it/leggi_commenti.php?idn=bl55.phtml
ho messo link al mio blog ma nel commento c'è solo la mia email in chiaro (grazie!) e un link non al mio blog ma a libero.it… Chi ci sta a partire con le denunce ?
Febbraio 23rd, 2005 at 05:19
@Paolo Graziani, non sono contro al mutamento di contesto in assoluto. Evviva se i blog escono dal loro cortile. Questo non significa che qualunque nuovo contesto, anche se tagliato con l'accetta, sia accettabile a priori. Certo, a me piace l'idea che si rispetti almeno un po' la natura di un testo: altrimenti fuggiamo dalle news di terza mano del portale-tipo per cadere in un copia-incolla altrettanto anonimo e freddo. Il rimpasto ben venga, ma che dia vita a materia più ricca, non a una copia dell'originale semplicemente tagliuzzata per riempire una gabbia.
@massimo mantellini, nonostante tutto il mio possibilismo si vede ancora a occhio nudo. ;-)
Febbraio 23rd, 2005 at 05:37
C'è qualcosa che mi sfugge: il tuo commento non si vede più.http://liberoblog.libero.it/italia/bl55.phtml
Febbraio 23rd, 2005 at 05:39
Ah, no, ora lo vedo. Errore mio.
Febbraio 23rd, 2005 at 06:08
a una seconda lettura, noto che manca l'indicazione della licenza con cui è stato riportato il post, e ciò non è bello.
Continuo a non capire chi si lamenta perché non è stato avvisato: è mancanza di educazione, ma non mi pareva fosse un obbligo della Creative Commons. O no?
Febbraio 23rd, 2005 at 06:16
Hanno preso anche un articolo mio, senza indicazione di licenza, cambiando il titolo e togliendo il riferimento a slashdot (su cui stava l'originale a cui mi ero appoggiata io).
Violazione della licenza CC in toto:
Attribuzione: ok.
Non Commerciale: link a "pubblicita'" su Libero in fondo alla pagina con la copia del mio articolo, considerato che la pubblicita' li' non e' gratuita, ritengo che quello sia commerciale.
No Derivs: Hanno cambiato il titolo, tolto riferimenti e aggiunto un pezzo.
Manca l'indicazione della licenza (la mia, non la loro)
In fondo alla pagina c'e' il loro copyright e non il mio.
Gli ho scritto chiedendo la rimozione.
L'articolo loro: http://liberoblog.libero.it/economia/bl22.phtml
Il mio: http://www.delymyth.net/index.php?p=3901
La mail che gli ho mandato:
http://www.delymyth.net/index.php?p=3918#comment-8228
Febbraio 23rd, 2005 at 06:38
In effetti, fatto cosi' il servizio e' discutibile. Pare piu' acconcia l'altra iniziativa al centro della bloghizzazione di Libero, quella del mini-arianna sui blog
http://arianna.libero.it/blog
Ciao, Fabio.
Febbraio 23rd, 2005 at 07:15
.mau. no infatti. E' proprio il non dover ricontrattare con l'autore ogni volta i termini di utilizzo il vantaggio di usare una licenza libera o quasi libera e ciò che sta permettendo la circolazione dei contenuti che avviene ultimamente (al contrario di quanto dice Paolo). Il gioco vale se la rispetti integralmente però e visto che le commons sono un insieme di licenze, quella più comunemente usata dai bloggers non permette nè uso commerciale, nè lavori derivati. Vedi anche il commento di delemyth.
Oltretutto stanno anche attingendo da materiale (estero) chiaramente non riutilizzabile. Se a qualcuno girano i 5 minuti rischiano davvero di essere aperti in quattro.
Detto questo di per sè l'idea e la realizzazione non è nemmeno brutta
ciao
Febbraio 23rd, 2005 at 07:28
Update: sono passata ad "all rights reserved" per il sito (sinceramente, non mi e' piaciuta la cosa…)
Febbraio 23rd, 2005 at 07:29
nessuna indicazione dell'autore, nessuna indicazione dei diritti della fonte, nessuna richiesta di partecipazione.
Dovrei essere contento di essere considerato fonte autorevole? Prima vorrei conoscere il "mio" direttore responsabile Federico Luperi … questo non è diffondere rss (bloglines) questo è "copiare" degli articoli con fini (diretti/indiretti) commerciali.
Se cooscete un buon avvocato io sono pronto e disponibile :)
Febbraio 23rd, 2005 at 08:07
Giuseppe, ci sto anch'io :-)
Febbraio 23rd, 2005 at 08:12
Madò…tutte queste blogstar e blogstarlette che si danno da fare, per riprendersi la proprietà di quel popò di contenuti che scrivono….quale prova migliore di come Libero abbia messo il dito nella piaga(e che piaga…c'è gente che fra poco mette mano alla pistola!)
Febbraio 23rd, 2005 at 08:28
si chiama appropriazione indebita, Paolo :-)
Febbraio 23rd, 2005 at 11:54
Io non riesco a mettere mano alla pistola, e non credo che farò (per il momento) niente per impedire di essere "copiato" da libero blog.
Però appena ho tempo mi dedico un po' a pensare a questa cosa e a cercare risposte hai dubbi che ho, per esempio:
1) loro possono rititolare, rigrassettare, rimettere gli a capo come vogliono? se io l'ho pensato e scritto in un certo modo non ha importanza? o pensano che non ho messo i grassetti perchè non sono capace?
2) è corretto che le cose quotate e linkate all'interno del post appaiono come parte integrante del post? (è successo a Del ma anche a Daveblog)
3) e quelli che non hanno la CCL? ad esempio, loro ricopiano anche contenuti di blog di Kataweb. Kataweb è d'accordo?
4) se io denuncio loro perchè ricopiano me, Vittorio Feltri può denunciare me se r icopio un editoriale suo?
Febbraio 23rd, 2005 at 13:01
Copiare, copiare… in fondo Libero ha solo ripreso lo stile che da sempre usa Punto informatico… eppero' Libero lo fa su fonti che dichiarano di non avere copyright e lo fa senza rimaneggiarne i testi per farli sembrare originali. Per non parlare delle oscenita' che aveva combinato Topo Gigio Giustini, che qui erano state ampiamente approvate dalla maitresse. Insomma, tanto rumore per nulla.
;-)
Ciao, Fabio.
Febbraio 23rd, 2005 at 13:26
Io trovo che l'idea sia buona, ma realizzata in modo scandaloso.
Achille: che mettano grassetti, secondo me è trascurabile. Che tolgano link verso siti esterni, molto meno. Quelli di kataweb hanno fatto chiudere 3 blog su Costantino (link)che usavano loro fotografie… fai tu :)
Hanno violato palesemente la licenza di alcuni. E nel caso di quelli che non indicano licenze sul proprio sito, la situazione è peggiore perchè si intende "All right reserved" se non altrimenti specificato.
Il "Tutti i diritti riservati" in fondo alla pagina è scandaloso, e infatti l'hanno già rimosso. Per rimediare del tutto, dovrebbero: riportare i post nella loro interezza e integrità (se richiesto dalla licenza), riportare la licenza dei vari post (e non è difficile, se tutti mettono il codice delle creative commons sul blog lo si può fare automaticamente), togliere la pubblicità se vogliono pubblicare post con licenza "no-commercial". Direi che questo basterebbe a dar loro ragione.
Nonostante quello che ho detto, non capisco questa alzata di scudi. Dovremmo tutti essere contenti dell'idea. Veramente bella. Invece c'è chi corre ai ripari. Che senso ha, mi chiedo, cambiare la propria licenza, come ha fatto DElyMyth? Prima ti andava bene che la gente riportasse i tuoi post, ed ora che hai visto che potrebbe succedere e cosa comporta non ti va più bene?
Ma siamo seri, per piacere. Stiamo tanto a parlare di libertà , di far circolare le idee, delle potenzialità dei feed, delle creative commons. Poi arriva qualcuno che prende quello che scriviamo e lo mette in un contesto diverso, di massa anzichè elitario, e ci arrabbiamo? E ci tiriamo indietro?
Se libero avesse rispettato le licenze, avrebbe assolutamente ragione. E non avrebbe neanche dovuto avvertire, se non per buona educazione.
E allora io applaudo all'idea (che tra l'altro sdogana di parecchio i blog), e punto il dito contro il modo in cui è stata realizzata.
Non si può parlare soltanto di cannibalizzazione dei contenuti. E' semplicistico. Cannibalizzateli pure, purchè ne rispettiate la licenza!
Febbraio 23rd, 2005 at 13:27
oppss… non ho chiuso un tag… scusate
Febbraio 23rd, 2005 at 15:45
Esiste un argomento su cui i bloggatori riescono a esprimersi con sobrietà ?
Dai cosi arancioni[*] in central park al blog di libero, passando per il nuovo layout di repubblica.
Davvero non capisco tutto 'sto casino per un sito importante che usa i vostri contenuti e dà loro valore.
Poteva avvertire prima? Vero. Poteva lasciare il copyright giusto? Vero. Poteva mettere il link al post invece che al blog? Vero.
Ma è necessario fare questa caciara e minacciare improbabili (e ridicole, lasciatemelo dire) azioni legali quando basterebbe scrivere pacatamente le proprie osservazioni a chi si occupa di quella sezione del portale?
E poi, sarò maligno, ma mi piacerebbe fare un censimento di tutti quelli che si lamentano dell'aspetto commerciale di libero ma che poi usano la gmail (in cui i contenuti vengono utilizzati per produrre pubblicità contestuali), oppure direttamente AdWords sul proprio blog.
[*] non capisco l'arte, lo so.
Febbraio 23rd, 2005 at 18:26
Ma i "bloggers" non professavano la libera circolazione delle idee? Insomma, il "Foglio" edizione del lunedì ripubblica, con nuovi titoli, occhielli e sommari, gli articoli che giudica più interessanti degli altri giornali. Va avanti così da oltre sette anni e, tranne qualche raro caso, nessuno si è lamentato. E stiamo parlando di giornalisti affermati e testate serie che non protestano vedendo i loro articoli ripresi altrove. A leggere i vostri commenti, invece, voi preferite rimanere nel vostro guscio quando magari, a prescindere da "all rights reserved" e CC, potreste ottenere nuovi commenti ai vostri post da gente che sui vostri siti non c'è mai stata. L'idea di Libero mi sembra buona, le vostre proteste, con tanto di minacce avvocatesche, un po' eccessive.
Febbraio 24th, 2005 at 03:55
Joe, a parte che io non mi lamento dell'aspetto commerciale di Libero (come ho già scritto, a me basta che rispetti le licenze degli altri), perché ti metti a mischiare mele con pere?
Se uno vuole avere pubblicità sul proprio blog (io no, ma come ho detto parlo di un principio) perché deve essere costretto a dire "chi vuole usare il suo materiale non può mettere pubblicità "? Parlare poi di gmail poi non ha nessun senso. Io potrei scrivere articoli a pagamento per una rivista, e scrivere articoli gratuiti per il blog, no? E allora perché non dovrei potere accettare la pubblicità in un servizio e non in un altro?
Febbraio 24th, 2005 at 04:04
Resta il fatto che, per dire, il mio blog ha una licenza Creative Commons, e questa licenza prevede ANCHE che chi riporta (non "cita": riporta, che è diverso) liberamente un pezzo dal blog utilizzi lo stesso tipo di licenza. Mi sembra molto più democratico. Io scrivo per Libero, loro mollano, che so, le ultim'ora.
Febbraio 24th, 2005 at 05:26
E infatti "casualmente" il sito non è http://www.libero.it, ma liberoblog.libero.it, che è una cosa diversa. Secondo me qui gli avvocati ci sono stati attenti.
Febbraio 24th, 2005 at 06:19
mau, scusa ma… sono stati attenti? è un sottodominio di libero…
Febbraio 24th, 2005 at 06:24
appunto. Un sottodominio, non una sottopagina. Se fai un nslookup scopri che sono due indirizzi IP diversi, addirittura…
Febbraio 24th, 2005 at 08:37
ok, non avevo controllato nulla. ma sempre loro è. cosa cambia legalmente?
Febbraio 24th, 2005 at 08:53
beh, naturalmente IANAL e per queste cose l'esperto è Ciao Fabio: però come io e te possiamo rilasciare dei testi per uso commerciale e degli altri testi per uso non commerciale, il fatto stesso che IOL abbia deciso di separare fisicamente il server di liberoblog può permettere loro di dire "questa è una parte non commerciale di libero".
Febbraio 24th, 2005 at 08:54
Concordo sostanzialmente con Granieri, Settolo e Graziani: bisogna dare il giusto peso all'iniziativa.
Febbraio 24th, 2005 at 11:55
il diritto di citazione è parte del diritto di informazione e cronaca (un robetta democratica, insomma), vale per tutte le testate registrate ed è una ottima e positiva limitazione del copyright.
rititolazioni, reimpaginazioni o licenze CC non contano nulla (sono prassi ovvie).
ugualmente è irrilevante l'essere profit o nonprofit.
il copyright da loro invocato ricade sotto lo stesso principio (se invocato in generale, non ha valore rispetto al diritto di citazione)
il fatto che i blog non siano testate registrate e quindi non possano ricambiare il favore (citare), vale in teoria ma non nei fatti, altrimenti i blog nemmeno esisterebbero
Febbraio 24th, 2005 at 12:23
dai giorgio non improvvisiamoci tutti giuristi:
esistono precisi limiti alla riproduzione e alla citazione anche da parte della stampa: leggi questo per esempio:
http://www.interlex.it/copyright/abruzzo11.htm
Febbraio 24th, 2005 at 12:53
a dire il vero mi riferivo proprio a quello :)
non è che mi improvviso giurista , non lo sono proprio, ho solo dovuto studiarlo per passare l'orribile esame.
"Esiste un interesse generale alla informazione – indirettamente protetto dall’articolo 21 della Costituzione – e questo interesse implica, in un regime di libera democrazia, pluralità di fonti di informazione, libero accesso alle medesime, assenza di ingiustificati ostacoli legali, anche temporanei, alla circolazione delle notizie e delle idee”.
"La riproduzione o comunicazione al pubblico di opere o materiali protetti utilizzati in occasione di avvenimenti di attualità è consentita ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca e nei limiti dello scopo informativo, sempre che si indichi, salvo caso di impossibilità , la fonte, incluso il nome dell'autore, se riportato”
"la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini"
un post è una parte di un'opera, e dimostrare che tale citazione non è fatta a fine informativo in un aggregatore di post è arduo (almeno mi pare, poi magari sbaglio)
inoltre:
“l'utilizzazione di parti o brani di opera altrui (…) è illecita e costituisce violazione del diritto di autore se manca il consenso del titolare del diritto e se la finalità dell'utilizzazione non rientra tra le ipotesi di cui all'art. 70 della legge sul diritto di autore (e, cioè, utilizzazione a scopo di critica, discussione o insegnamento)".
dato che i blogger non sono titolari di diritto se non esplicitamente segnalato (se non si riservano il copyright dell'opera), si rientra nel caso. ripeto, non sono un giurista, ho solo dovuto leggerlo. se ho letto male accetto ovviamente smentite.
(che poi quella roba di libero sia mal fatta è un altro paio di braghe, credo. ma lamentarsi perché "rubano i post" è fuori luogo, imo)
Febbraio 24th, 2005 at 13:03
giorgio perche' non hai grassettato per esempio questo:
"sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini"
Febbraio 24th, 2005 at 13:22
mante, secondo me è un po' dura agire a fini di discussione sulla base di informazioni che non si possono diffondere, non ti pare? lo scopo del legislatore mi pare piuttosto evidente. imo, la libertà di citazione a fine informativo e quella a fine di critica sono connesse, non si capisce come si possa discriminare tra le due. (se strillo una informazione/citazione su un giornale, citando la fonte, ma non ci imbastisco dietro un dibattito, mi mettono in galera?)
in generale, mi pare che quella norma di implicita limitazione del copyright contenuta nella legge sia una delle poche cose buone delle leggi italiane sul giornalismo (il fatto che sia limitata alle testate registrate, quello è semmai il punto su cui mi aspetterei critiche dai blogger, ma non una pretesa di estendere il copyright).
Febbraio 24th, 2005 at 17:35
Diritti d'autore in copyleft, anche questo è un tema interessante da sviluppare.
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/copyleft_booklet.html
Febbraio 24th, 2005 at 18:47
il pezzo di wuming è piacevole ma non pertinente. libero non ha alcuna possibilità di imporre copyright su ciò che cita, dato che chiunque altro può citarlo a sua volta dalla fonte.
Febbraio 25th, 2005 at 04:31
Voglio dire la mia sulla questione Libero Blog. Io credo che chi scriva su un blog lo faccia per essere letto. Lo faccia perchè le proprie idee vengano lette e poi magari anche divulgate. Almeno, io scrivo con quell'intento.
Immaginate che io scriva una delle mi solite frasi evocative e surreali, e domani mi svegliassi e la trovassi scritta su un muro con un gessetto da un bambino. E chissenefrega se c'è o meno il mio nome. Insomma, io domani mattina sarei la persona più felice del mondo. Ho trasmesso qualche cosa a qualcuno. Ho divulgato quello che sono io, e qualcun'altro l'ha fatto proprio ed a sua volta trasmesso.
Capisco che in alcuni casi la citazione della fonte è particolarmente dovuta, ma insomma, stiamo parlando di blog. Non atteggiamoci come star. Meno egoismo, meno balli e cocktail, meno pigrizia di sentimenti.
Punti di vista, eh.
Febbraio 25th, 2005 at 10:33
hai fatto il triplo dei visitatori soliti oggi, eh, Alice? ;-)