19
Feb
Questa e’ divertente davvero. Il Ministro Matteoli annuncia l’aumento delle accise su benzina e gasolio per finanziare l’ammodernamento dei bus, anche in relazione ai tassi di inquinamento degli ultimi giorni. Costo dell’operazione 350 milioni di euro. Chi paghera’ questi soldi secondo il Ministro? Ma i petrolieri naturalmente. Il Ministro ne e’ “quasi” sicuro. I petrolieri un po’ meno: loro dicono che certamente non si tireranno indietro e faranno la loro parte. Il fatto e’ che noi sappiamo esattamente quale e’ la loro parte.

Il ministro ha detto quindi di avere «la quasi certezza che l’aumento delle accise verrà  assorbito senza variazioni del prezzo alla pompa». Non ci saranno dunque «aggravi per i consumatori»

(via corriere.it)

12 commenti a “FACCE TOSTE”

  1. Paolo Graziani dice:

    E la vergogna di un mare di "giornalisti" che rilanciano la notizia, senza nemmeno commentare, o chiedere al ministro, come sia possibile che l'aumento delle accise non ricada sui consumatori. Giornalismo di regime.

  2. .mau. dice:

    no, non è giornalismo di regime. àˆ banale ignoranza e mancanza di memoria. In questa stagione il prezzo del petrolio inizia a calare, quindi non si vedrà  l'aumento; poi questa estate ce lo troveremo tutto, ma nessuno si ricorderà  più di nulla, esattamente come nessuno si sta ricordando oggi che non più tardi di quattordici mesi fa Matteoli ha detto la stessa cosa per l'aumento delle accise per trovare i soldi per il contratto del trasporto pubblico.

    Quello che mi infastidisce di più non è tanto l'aumento quanto queste facce toste.

  3. Sandro kensan dice:

    Ho letto su Repubblica (credo) che Legambiente ha fatto una semplice proposta, tassare l'entrata delle città  con cifre differenziate, più alte nel centro e più basse nelle zone più periferiche.

    In questo modo si avrebbero così tanti soldi da potere mantenere una flotta di autobus altro che 2000 autobus per tutta Italia.

    Con una carettata di autobus e con i soldi per pagare gli autisti si potrebbe chiudere al traffico buona parte dei centri città  e fare scorazzate i mezzi pubblici che risulterebbero puntuali, con attese limitate, economici e quindi utilizzabili.

  4. Domiziano Galia dice:

    Nessuno ha pensato a pignorare alle compagnie di assicurazioni una quota dei soldi versati dai cittadini proporzionale a quanto costoro sono obbligati a non usare le vetture in forza del blocco del traffico decretato dai comuni?

    Non saranno moltissimi soldi (o forse sì?), ma è lo spirito della proposta che ha valore.

  5. Paolo Graziani dice:

    Invece è giornalismo di regime. Quando non c'era questo governo, non appena veniva alzata una sia pur piccolissima tassa, accisa, o simili, tutti i media denunciavano la cosa come "aumento delle tasse". Oggi invece i ministri possono anche MENTIRE SPUDORATAMENTE, e nessuno glielo contesta.

    Mau: impara a distinguere i bugiardi dagli ignoranti – non dovrebbe essere così difficile, per uno come te.

  6. .mau. dice:

    Scusa Paolo, ma a parte Matteoli che mente sapendo di mentire e che non consideriamo nemmeno, perché un "giornalista" di un giornale che continua a sparare contro questo governo a volte anche a sproposito (sì, è difficile, ma ogni tanto capita…) tace in questo caso? Continuo ad essere convinto che sia ignorante.

  7. Marco Pierfranceschi dice:

    L'aumento è poco o niente. Se si dovessero far ricadere sui costi del carburante tutti i danni alla salute e all'ambiente che questo modello di trasporto (motorizzazione privata) comporta il prezzo dei carburanti alla pompa raddoppierebbe, e forse la società  civile ci andrebbe in pareggio. Ora invece tocca pagare a tutti, in termini di costi sanitari, distruzione del territorio ed invbivibilità  delle città , i danni prodotti dai "forzati del volante", e chi ci guadagna sono le sole compagnie petrolifere.

    Ciao

  8. Paolo Graziani dice:

    Un "giornalista" è pure Fede. Oppure, se vogliamo parlare di uno più colto: il giornalista, e noto doppiogiochista, Ferrara.

    Sono ignoranti, costoro, o mentitori professionisti?

    Ad accreditarli come ignoranti si fa, appunto, il gioco del regime. Sono professionisti, invece, pagati dal loro padrone, per mentire.

  9. .mau. dice:

    Ricominciamo da capo.

    Se Emilio Fido o Giulianone dicono "non ci sarà  aumento della benzina" non ho problemi a dichiararmi d'accordo con te.

    Se lo dice un giornalista di Repubblica, io continuo ad affermare che non è in malafede, ma semplicemente ignorante.

    Così va meglio?

  10. Sandro kensan dice:

    > Ora invece tocca pagare a tutti, in

    > termini di costi sanitari, distruzione del

    > territorio ed invbivibilità  delle città , i

    > danni prodotti dai "forzati del volante",

    > e chi ci guadagna sono le sole

    > compagnie petrolifere.

    Io non sono d'accordo. In generale trovo sia sbagliato dare la colpa a una categoria sia essa quella degli automobilisti sia quella dei petrolieri.

    Tra l'altro le categorie evitano di confrontarsi con le persone e questo è doppiamente inaccettabile.

    A livello delle persone siamo tutti sia petrolieri che automobilisti e quindi c'è necessità  di cambiare le nostre abitudini e questo è un discorso concreto.

    Siccome le abitudini del cittadino italiano sono difficilmente modificabili sia da parte di governi di destra che di sinistra si usano queste scorciatoie dell'aumento di un centesimo della benzina.

    In parole povere ci viene detto quel che vogliamo sentire e cioè che non c'è necessità  di cambiare le nostre abitudini, che c'è da pagare per mantenere i nostri livelli di civiltà  ma che sarà  qualcun'altro a pagare.

    Questi suoni sono quelli che fanno rieleggere un governo e quindi lo strumento viene suonato. Della serie abbiamo il governo che ci meritiamo.

  11. akiro dice:

    il problema è che lo stato dovrebbe salvaguardare il cittaddino e non le s.p.a.

    ma con uno stato "intrallazzato" come il nostro non è mica facile…

    tranquilli che con il passar del tempo sarà  sempre peggio ed il gap tra i ceti si andrà  ad incrementare… un modo come un altro per far rinascere la schiavitù

    -_-

  12. Marco Pierfranceschi dice:

    > Questi suoni sono quelli che fanno rieleggere un governo

    > e quindi lo strumento viene suonato.

    > Della serie abbiamo il governo che ci meritiamo.

    Sbagliato!

    Io, ad esempio, ho il governo che si meritano tanti altri… Quelli che l'hanno votato.

    Ciao