07
Feb

Impossibile non fare il paragone fra certi giornali online come Wired e Cnews che portano in homepage i link ad una selezione degli articoli interessanti che e’ possibile leggere altrove sul web e la compulsiva e ridicola tendenza del web italiano a ridurre al minimo qualsiasi forma di collegamento verso l’esterno. Non si tratta certo di una novita’ ma per una ragione misteriosa la cosa questa sera mi infastidisce piu’ del solito. Abbiate pazienza.

9 commenti a “ALTROVE OGGI”

  1. Fabio Metitieri dice:

    Questo post mi da' il la per una questione a cui stavo pensando da qualche giorno.

    Luca de Biase, persona che ho incontrato in un paio di occasioni e giornalista che leggo e stimo da diversi anni, qui per secoli non e' mai stato cagato manco di striscio. Come se non esistesse. Nulla. Non c'era, non era su questo pianeta, anche se scriveva libri con prestigiose case editrici e articoli su autorevoli testate.

    Pochissimo tempo fa, De Biase (che qui e' diventato subito solo Luca, per gli amici) ha aperto un blog.

    Da allora, pressoche' ogni suo post viene commentato e osannato dalla maitresse di qui come un capolavoro e senza neppure un minimo di amichevole spirito critico.

    Ecco, e' questa compulsiva e ridicola tendenza della blogopalla italiana che – no, non mi infastidisce ma – mi fa ridere.

    La tendenza a ridurre a zero qualsiasi collegamento in positivo verso il mondo esterno (nel senso che il mondo delle pubblicazioni che ci sono fuori di qui esiste solo per essere citato con disprezzo e messo alla gogna).

    E in piu', specularmente, c'e' la compulsiva e ridicola tendenza ad amplificare qualsiasi caccola passi all'interno della magica blogopalla.

    Tanto che quando i blogger fanno la cacca – mi pare di avere gia' scritto altrove – in ogni caso e' cacca profumata alla vaniglia, da inscatolare e tramandare ai posteri come un'opera d'arte.

    De Biase esisteva e scriveva anche prima di avere un blog. Anzi, come molti professionisti, oggi come ieri le cose piu' importanti e piu' interessanti le scrive sulle odiate testate main stream, non sul suo blog, un blog che per ora pare essere solo un'attivita' a cote', secondaria rispetto ai suoi canali di comunicazione preferenziali.

    E allora non sarebbe ora, per la maitresse di questo posto un po' marziano, nonche' per molti altri blogopallisti, di vedere le proprie ridicole tendenze prima di criticare quelle altrui?

    Ciao, Fabio.

  2. Met Fans Club dice:

    Se Fabio Metitieri smettesse di postare qui i suoi commenti, non riterrei più Manteblog degno di alcun interesse, e smetterei di leggerlo.

    P.S. Fabio, ma almeno a Natale il tenutario te l'ha mandata una cassa di Lagavullin? Sarebbe appena il minimo per ringraziarti di tutto quel che fai per lui.

  3. Paolo Graziani dice:

    E' un'altra tessera del mosaico della meschinità  del web italiota.

  4. Stefano dice:

    Insomma si scopre l'acqua calda, vale a dire che il mondo dei blogger (italiani e solo italiani) è autoreferenziale oltre ogni decenza. Chi più, chi meno. Tutto sommato questo blog è uno dei meno.

  5. mafe dice:

    E comunque, la mia era profumata al caprifoglio, e ben prima che avessi un blog. Tzè.

  6. massimo mantellini dice:

    la verita' Fabio e' che tu detesti il fatto che ci siano persone che si stimano e si scambiano pareri. Hai sempre mille distinguo da opporre. In generale nei blog a differenza di quanto sostieni e' proprio il "collegamento col mondo esterno" che fa da collante alle discussioni. Tu invece hai fatto della tua caustica superiorita' una barriera per chiunque (a parte le poche persone che non ti conoscono e abboccano alle tue provocazioni). Esiste una rete di conoscenze, di amicizie e di dialogo dalla quale rifuggi. Magari perche' non sai umanamente farne parte. E' brutto da dire ma deve essere cosi'. E ti accontenti di raccontare sempre la solita storiella della tua proverbiale professionalita' opposta alla idiozia imperante che ti circonda. Io perosnalmente la conosco mio malgrado ormai a memoria. Il giorno che volessi utilizzare la tua intelligenza e questo ed altri spazi per parlare bene di qualsiasi cosa che non sia tu stesso allora potrai magari anche trovare qualcuno che abbia voglia di leggerti o perfino discutere con te. Ma finche' rimani cosi' rivolto verso te stesso non vedo francamente chi possa darti retta…..certo non io. Come ben sai.

  7. malex dice:

    Leggo quotidianamente La Repubblica online e se c'è proprio una cosa che detesto è la mancanza di link esterni. A mio parere è una scelta editoriale ben precisa, forse dettata da timori legali o quant'altro. Spesso ci sono notizie evidentemente prese da altri siti e niente. Zero links. Per fortuna che c'è google.

    –malex

  8. Fabio Metitieri dice:

    Bella, Mante, ti accuso di essere un po' auto(blog)referenziale e mi rispondi che sono io che parlo sempre e solo di me stesso… ma quando mai? E perche' dovrebbero darmi fastidio le reti di relazioni? Ne ho anche io, ogni tanto, di relazioni sociali. Quanto a recensire positivamente libri o aziende, lo faccio spessissimo, per lavoro, e potresti anche leggermi, ogni tanto, anche se non pubblico su un blog.

    So what?

    Mi fa solo sorridere chi non ha spirito critico e ragiona soltanto in termini di pre-giudizi. Blog, buono. Media, cattivo. Ugh. Io preferisco i grigi e le sfumature.

    Ciao, Fabio.

  9. Fabio Metitieri dice:

    Malex, non so di Repubblica, ma so di altre pubblicazioni on line dove i markettari e i pubblicitari cercano di imporre un numero di link esterni molto ridotto. E' una reale scelta, esiste, non e' un problema inventato da Mante. Io sto solo dicendo che lui fa altrettanto.

    Ciao, Fabio.