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Al Ministro delle Comunicazioni che si da’ da fare per trovare una giusta ridistribuzione economica degli introiti delle suonerie per i cellulari, facciamo umilmente presente che le nuove tecnologie hanno anche altri punti di eccellenza di cui ci si dovrebbe occupare. Gli sfondi sexy per i desktop per esempio, i casino on line – per dirne un’altra – i trucchi per la playstation. Sarebbe bello che i ministri Gasparri Stanca e Urbani producessero, assieme ai loro esperti, un paper su queste nuove tecnologie, veri e propri volani culturali, che stanno cambiando la vita del paese. Fantastiche innovazioni nelle quali, per una volta, abbiamo ottime probabilita’ di essere i primi nel mondo.
Gennaio 31st, 2005 at 07:09
te ne segnalo un'altra: il Ministero dei Beni Culturali che dà il proprio patrocinio alla "Notte dei Publivori", quella specie di galà in ritardo (quello vero non lo fanno a Cannes a maggio?) della pubblicità … E d'altronde, cosa vuoi, quando hai un televenditore di fustini come presidente del consiglio?
Gennaio 31st, 2005 at 07:32
Intanto quello dei servizi VAS è uno dei pochi settori in cui le società italiane riescono ad andare all'estero, e a primeggiare. Saranno stronzate, ma si creano reddito e posti di lavoro, in Italia e all'estero…
Gennaio 31st, 2005 at 07:46
quindi esportiamo stronzate……bene.
Gennaio 31st, 2005 at 08:12
Elitarismo della peggior specie. Quest'anno i servizi VAS in Italia hanno fatturato 612 milioni di Euro. Il Sole 24 Ore ha dedicato al settore la prima pagina Lunedì scorso, evidenziando come l'Italia sia all'avanguardia. Che poi i servizi VAS non sono solo suonerie (140 milioni di fatturato nel 2004), ma un mondo molto complesso. Alcune aziende italiane del settore (quella in cui lavoro, anche) sono entrate nel mercato americano, e stanno ben riuscendo grazie all'esperienza accumulata… di quanti altri settori possiamo dire lo stesso? Certo, se preferiamo farci le pippe attorno a cose che hanno un'immagine più prestigiosa, ma di profitti ne portano pochi, padronissimi… intanto, qui, si fanno girare i danè.
Gennaio 31st, 2005 at 08:31
Per carità : sono contentissimo che milioni di imbecilli buttino i soldi così.
E ancora più contento di non essere fra quelli.
L'unica cosa, per favore: non chiamatela cultura, innovazione, tecnologia, multimedialità , ITC etc.
E' solo demenza, analfabetismo, ignoranza, arretratezza.
Gennaio 31st, 2005 at 09:42
Giordano,
capisco il tuo punto di vista ("capisco", nulla di piu'): ti faccio solo notare che si tratta in ogni caso dell'esatto contrario di un atteggiamento "elitario" (vocabolario please). Non c'e' nessuna elite da tutelare ma una massa di italiani da far crescere attraverso le nuove tecnologie. Tocca invece constatare che evidentemente si tratta di un tentativo incomprensibile agli amanti del "dane"….
saluti
Gennaio 31st, 2005 at 10:24
Non amo il danè, amo i libri, gli amici e tante altre cose. Ma il danè, caro mio, fa girare il mondo. E prese di posizione come quella tua e di Paolo Graziani mi ricordano molto quelle degli intellettuali di sinistra, secondo cui Berlusconi vince perchè il popolo è bue. Il popolo, in questo caso, vuole intrattenimento, servizi e possibilità di esprimere la propria personalità . Così facendo, incidentalmente, spende 610 milioni di Euro. Da questi 610 milioni di Euro nascono occupazione, innovazione, benessere; Nasce un industria con addetti appassionati e fieri del loro lavoro. Ma certo, niente in confronto a un pugno di professori mancati che si fanno le pippe sul web semantico… chi fa è sempre inferiore a chi teorizza, eh?
Gennaio 31st, 2005 at 11:32
Giordano, sono ben contento che facciate dané (con l'accento acuto, no?) – ed è vero che è uno dei pochi segmenti "high-tech", diciamo così, in cui l'Italia primeggia. Ma che se ne debba occupare il Governo, per di più per suggerire un modello alternativo di business alle major, mi sembra davvero troppo. A quando una commissione parlamentare per gli sfondi sexy per desktop?
Gennaio 31st, 2005 at 11:48
E'chiaro che non è uno degli argomenti di maggior importanza, ma se in Italia le compagnie telefoniche sono doppiamente esose verso i wireless service provider rispetto all'estero, e schiacciano così le possibilità di crescita degli stessi, rispetto agli omologhi stranieri, forse il Governo ha interesse a normalizzare il mercato per permettere a questi player di competere ad armi pari sulla piazza internazionale, o no? Cos'è, ogni categoria (panettieri, tassisti, grandi industriali) deve avere una propria lobby e interesse attivo da parte della politica, e chi fa i servizi per cellulari, invece no? A me sembra piuttosto un segnale positivo di interessamento verso un settore in rapida crescita (di analfabeti, ignoranti, arretrati… si, sì… ok).
Gennaio 31st, 2005 at 12:10
2 cose: mi sembra che Gasparri più che altro voglia togliere soldi alle Telco – che, sai, Tronchetti Provera è il numero 2 dell'Inter… – e darli alla major, non a voi. Ingoranti, analfabeti etc? Boh, sai… tu come definiresti un popolo che spende in suonerie la metà di quello che spende in cd? (in libri? non lo voglio neanche sapere!)
Gennaio 31st, 2005 at 17:28
Giordano, posti di lavoro? quanti? Quanti ingegneri ci vogliono per avvitare una suoneria?
Febbraio 1st, 2005 at 01:54
Sì, in effetti credo che Berlusconi sia un fenomeno rappresentativo, una emanazione dell'Italia delle suonerie, del 53, del digitale terrestre.
E con questo, ribadisco: son contento per chi ci guadagna(onestamente, s'intende); e sono contento per chi ci lavora(ma certo: quanti saranno?Per ogni miliardo di profitto per l'"imprenditore" ci sarà un posto di lavoro in più, all'incirca).
Però, chi le compra, le suonerie, a 1-2 euro l'una, è veramente deficiente.
Febbraio 1st, 2005 at 04:14
la mia stima è di un dipendente per da mezzo milione a un milione di euro di fatturato circa. quindi, 130-260 posti di lavoro. cmq, quello della santificazione dei 'posti di lavoro' è una cosa molto sovietica… anche creare un altro casello autostradale fra piacenza e parma "crea posti di lavoro"…
Febbraio 1st, 2005 at 08:27
Inizio a preoccuparmi che Gasparri si interessi di come suddividere le revenue derivanti da loghi e suonerie…Penso che sia compito del mercato….
Febbraio 1st, 2005 at 08:51
beh, in teoria non dovrebbe essere compito del governo neanche di favorire il digitale terreste – quindi, mediaset – su chi i diritti per le partite del campionato li ha pagati a caro prezzo come sky…