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Dic
Questa non e’ male:
L’accusato è un 32enne di Chieti, la vittima un’insegnate di Rovigo
Rinviato a giudizio per violenza sessuale virtuale
Dopo averle rubato dal pc alcune foto osé, l’hacker costringeva la donna a masturbarsi per lui davanti a una webcam
(via corriere.it)
Dicembre 14th, 2004 at 15:21
Si', ne ho gia' sentite un paio, di storie simili. Si giocherella in cam, uno registra, poi scopre l'identita' dell'altra, e quindi minaccia ricatti. Sarebbe interessante sapere che cosa e' successo esattamente questa volta.
Ciao, Fabio.
Dicembre 14th, 2004 at 17:56
Minchia, un mio concittadino! Possibile che qui a Chieti la cosa non abbia avuto nessun risalto? Lo scopro solo ora. Ed ho già un paio di idee su persone di 32 anni che abbiano quelle iniziali e sappiano smanettare col pc.
Dicembre 14th, 2004 at 18:19
A questo punto la condanna deve essere inflitta ad un io virtuale in un sito-carcere, mi sembra giusto!
Dicembre 15th, 2004 at 05:35
Un ricatto e' sempre un ricatto, indipendentemente dai mezzi con cui lo si attua.
Non esistono ne' ricatti virtuali, ne' delinquenti virtuali.
E questo un delinquente lo e' senza dubbio.
Spero che gli comminino il massimo della pena.
Ciao
Dicembre 15th, 2004 at 07:24
I miei amici han sempre detto che sono uno schifoso e un pervertito ma mai, giuro, mai avrei immaginato una cosa del genere. E' una bassura (posso usare questa parola Massimo?) allucinante, per due persone così, giustamente fuori dal mondo visto che sono virtuali, comminerei il pubblico ludibrio.
Ha assolutamente ragione Giorgio quando dice che un ricatto è tale indipendetemente dallo strumento che si usa ma, se puniamo il ricattatore, puniamo anche la demente che si frega la patata online poi si vergogna; non fosse altro per punire lo spreco di soldi spesi dalla polizia per catturare il temibile acher! Se la signora in questione fosse stata fotografata in giro per la città nuda probabilmente sarebbe stato così no?
Dicembre 15th, 2004 at 09:33
Hai citato la parte meno interessante dell'articolo, tra l'altro scopiazzato tra il sito del corriere e quello rainews, chissa chi da chi. Ecco la spiegazione dell'ineffabile giornalista sulle tecniche usate dall'hacker.
"Gli investigatori prendono in visione il computer della donna e scoprono che e' stato violato da un ''troiano'', cioe' da un hacker che, tramite una sorta di virus (ma in realta' non lo e'), e' entrato all'interno del sistema telematico della vittima, riuscendo cosi' a controllare la posta, leggere le e-mail e fare qualsiasi altra cosa come se fosse il proprio computer."
No comment.
Dicembre 15th, 2004 at 10:31
Scusate, ma indipendentemente dalla tecnica usata rimane il fatto grave che un delinquente ha rubato foto private ad una donna e le ha usate per ricattarla e costringerla a soddisfare le sue (di lui) patetiche frustrazioni sessuali.
Possibile che tutti i commenti che leggo qui siano cosi' "leggeri"? Un'alzata di spalle, un sorriso sulla violenza virtuale, in fondo se lo meritava anche perche' era un po' demente?
(Si' era demente perche' non sapeva che fosse possibile entrare nel suo PC, come non lo sanno il 95% delle altre persone.)
Ma allora c'e' ancora del maschilismo in giro (inteso in senso deteriore) anche tra persone apparentemente di un certo livello culturale?
In futuro ci pensero' due volte prima di prendere in giro le mie amiche femministe per le loro posizioni, che mi sembravano ormai fuori dal tempo.
Ciao
Dicembre 15th, 2004 at 12:27
Caro giorgio, mi sa che theo ha sparato un commento a caso tanto per fare, come spesso avviene nei commenti di qlsiasi sito. allora noi gli rispieghiamo per bene che la signora in questione non si è "sfregata la patata online x poi vergognarsene", ma le sono state prelevate dal computer foto personali e poi con quelle è stata ricattata per farle fare performance davanti alla web cam. Forse il nostro theo riuscirà a capire la differenza.
Dicembre 15th, 2004 at 16:02
Ho esagerato con i toni e mi scuso. Vorrei dire che sono perfettamente d'accordo con Giorgio, un ricatto è da condannare indipendentemente dal metodo usato per metterlo in atto e dal sesso della vittima.
Il fatto è che (secondo me) i quotidiani stravolgono le notizie a carattere informatico oltre ogni limite e sono perciò portato a credere che in realtà quello che è successo sia più simile a quanto presentato da Fabio; ATTENZIONE non perché la vittima sia una donna, sarebbe potuto capitare anche ad un uomo, ma perché partendo dall'assunto che l'unica certezza che ho è che c'è stato un ricatto (o un tentativo) il sistema per attuarlo sia il più semplice possibile.
Ricordate la notizia di quel giornalista "spiato attraverso il computer da un temibile hacker"? Se non ricordo male il genio del male era un vicino che aveva sentito al telefono (riattaccato malamente dopo un litigio) un pezzo di conversazione tra il giornalista e la moglie.
Secondo me la vittima (ripeto non perché donna) ha ceduto le foto volontariamente ad uno sconosciuto che ha pensato bene di approfittare INDEGNAMENTE.
Le mie scuse più sincere se quello che ho scritto prima (e pure adesso) hanno urtato la vostra sensibilità .
Comunque non scrivo commenti a caso… non sempre almeno :-P
Dicembre 21st, 2004 at 07:35
Scusate ma:
1 – La "signora" è stata oggetto di "troiani" perchè la conoscevano oppure è stato casuale il ritrovamento delle foto nuda?
2 – Come mai invece di denunciarlo, la "signora" è stata al ricatto, fornendo, tra l'altro, nuovo materiale audiovisivo al ricattatore?
3 – Come mai e quando ha deciso di denunciarlo? Dopo quante videoconferenze? Si era stancata del gioco?
4 – Ma la "signora" non era in grado di registrare quanto vedeva del ricattatore per poi denunciarlo o contro-ricattarlo?
5 – Tralasciando le scuse, se non sapeva che qualcuno poteva introdursi nel suo pc, non avrebbe dovuto avere un pc.
Sono troppo intransigente? E che ci volete fà …
Edo