Per anni Punto Informatico ha telefonato e spedito mail a grandi aziende ed organi istituzionali, chiedendo pareri su questioni tecnologiche di loro competenza in reazioni ad articoli in via di pubblicazione. Per anni nessuno si e’ quasi mai degnato di rispondere. Oggi Paolo Vigevano, presidente della Commissione e-content voluta dal Ministro Stanca, scrive al direttore di PI per fornire alcune precisazioni ad un articolo apparso nei giorni scorsi firmato da Ettore Panella di newglobal.it. E ne approfitta per bacchettare PI che, non avendolo interpellato, non rende a mio avviso un buon servizio ai lettori e non rappresenta un esempio di buon giornalismo e che ha riportato acriticamente la lettera del sig. Panella. Ma per piacere.
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Ottobre 15th, 2004 at 10:51
Panella ha ragione, Mante. Sono regole banali che tutti seguono, e che fanno la differenza tra il giornalismo e un foglio per incartare l'insalata. Ed e' anche normale che a volte non ti risponda nessuno, ma un commento devi chiederlo comunque, prima di pubblicare. Eh, si', e' un po' noioso, ma fare informazione non e' un gioco e non e' sempre divertente.
Ciao, Fabio.
Ottobre 15th, 2004 at 10:53
Scusa, volevo dire: il direttore della commisisone e-content, Vigevano, ha ragione.
Ciao, Fabio.
Ottobre 15th, 2004 at 11:08
hai tardato all'appuntamento di una ventina di secondi…..
Ottobre 15th, 2004 at 11:24
Vedremo la commissione quale bel servizio fornira' invece agli elettori, dopo che avra' proposto norme restrittive delle liberta' personali di tutti per soddisfare gli interessi economici di pochi.
Comunque, sono d'accordo sul fatto che PI avrebbe fatto meglio a chiedere anche un commento alla Commissione sul suo operato ed a pubblicare, magari nello stesso giorno, le due opinioni contrapposte.
D'altronde e' noto che le commissioni, e l'amministrazione pubblica in generale, sono sempre pronte a rendere conto agli elettori (ed ai lettori) del loro operato, no?
Saluti
Ottobre 15th, 2004 at 11:40
beh veramente Giorgio si trattava di una semplice lettera a PI di Panella. Vigevano avrebbe potuto (come ha fatto) replicare in ugual maniera e con uguale visibilita' senza dare inutili lezioncine…..
Ottobre 15th, 2004 at 12:30
Come accade spesso, mi sembra la storia del "Noi chiediamo sempre, stavolta ci siamo dimenticati e…" in versione un po' più aulica…
Confido nella buona fede di Punto Informatico: è che probabilmente i tempi stanno lentamente cambiando e quindi gli anni di silenzio cui si riferisce De Andreis sono parte del passato. La politica vive sul presente.
Ottobre 15th, 2004 at 13:31
No, Mazza, la filosofia di Mante e' che come regola non si chiede. Suppongo che anche a Pi, dove di certo grandi professionisti non sono, sia normale non chiedere commenti. Anzi, meglio: cosi' fai di piu' il kulo ai kattivi, il che tra l'altro e' perfettamente mantalebiano.
Ricordo che mi aveva stupito molto un commento di Mante a un mio vecchio pezzo su Panorama Web, del 2000, sulla via crucis che era necessario percorrere per avere l'Adls. Lui mi sfotte' appunto perche' il mio articolo era completato da un box con il parere di Telecom, che secondo lui mi faceva fare una figura da scemo…
No, e' che certa gente critica tanto i grandi media, ma il giornalismo non sa affatto cosa sia. E per me sentire tutti non e' una questione di correttezza, o solo un espediente per evitare contestazioni, ma e' proprio la differenza tra il fare informazione, in modo completo, e il divertirtsi a pubblicare proclami, vomitando in faccia agli altri i propri tiramenti.
Eh, ma qui anche il plagio in fondo e' un tributo, no?
Ciao, Fabio.
Ottobre 15th, 2004 at 13:44
Che poi, insomma… "Arroganze inutili"… scritto da uno che su Pi ha massacrato un curriculum altrui, cosi', perche' gli girava, senza manco dare un colpo di mail al diretto interessato….
Ma per piacere….
Ciao, Fabio.
Ottobre 15th, 2004 at 16:32
La mia opinione, da giornalista, è che bisogna chiedere sempre il punto di vista di soggetti o aziende la cui fama o i cui interessi possono essere inficiati dal pezzo da pubblicare. E' deontologia professionale. Però le lettere non sono articoli, i lettori possono pubblicare le proprie opinioni sotto la propria responsabilità . Se noti bene, Metitieri, anche in grandi riviste la pagina delle lettere possono contenere accuse e critiche a politici, istituzioni, senza replica degli interessati. Sono opinioni che non riflettono, necessariamente, quelle della testata. Una frase del genere viene scritta nella sezione dedicata alle opinioni dei telespettatori nei notiziari della Cnn. Quindi sì, credo sia arroganza inutile o incapacità di distinguere tra lettere e articoli (causa l'impaginato del Web, dove lettere e articoli sono su uno stesso foglio).
Ottobre 15th, 2004 at 16:55
Errore giustificato, perche' alimentato da Pi, dove le lettere pubblicate vengono di fatto presentate come articoli. Tanto che Mante stesso ha scritto: "un articolo apparso nei giorni scorsi firmato da Ettore Panella di newglobal.it".
Insomma, Longo, non cercare scuse che non ci sono. Qui e' di nuovo il solito gioco a rialto, dove quando fa comodo tutti possono scrivere articoli, che sono "veri" articoli al pari di tutti gli altri, ma dove, quando non fa piu' comodo, gli articoli improvvisamente diventano solo lettere.
Piu' in generale, e' un giornalismo confuso, scorretto e senza regole, che merita senz'altro le proteste che riceve. Altro che protestare per le arroganze inutili…
Ed e' questo che poi mi stupisce di piu'.
Non l'errore in se', che puo' capitare a tutti (anche se a me certe cazzate, dopo 7 anni di giornalismo a tempo pieno e circa 1.000 pezzi pubblicati, non sono ancora successe…. mah… saro' fortunato…). Mi stravolge la rivendicazione, sempre, di una ragione che proprio non esiste.
E il tragico e' che sono sempre rivendicazioni in totale buona fede, perfettamente e assolutamente convinte del torto che sostengono. E' convinto Mante quando diffama e si becca le minacce di querela, o si stupisce che si pubblichi il parere di Telecom, ed e' convinto Giustini che plagia e poi pensa di aver risolto tutto con una parafrasi, ed e' convinta questa protesta per le arroganze inutili…
Per cui, bacchettare un po' tutti questi signori non puo' che essere un bene. Sia mai che con i repetita che iuvant reiscano a impare qualcosa anche loro.
Ciao, Fabio.
Ottobre 17th, 2004 at 05:11
Mah, io credo che avremmo fatto bene a segnalare a Vigevano la pubblicazione della lettera di Panella. In genere in questi casi si invia, lo facciamo pressoche' sempre, una mail automatica di segnalazione. In questo caso la mail non c'e' stata. Mea culpa.
Il circolo virtuoso che si e' generato, pero', fara' si che domani su PI uscira' una nuova lettera in materia, che risponde a Vigevano a cui, sono sicuro, lo stesso Vigevano vorra' rispondere.
Il suo tono non mi e' piaciuto mica per le bacchettate a PI, che rappresentano uno stimolo, ma perche' mi sembra che ancora una volta c'e' chi scrive ritenendo che la ragione possa essere da una parte sola (parlo, evidentemente, del merito della questione, le audizioni in Commissione).
Non mi e' piaciuto nemmeno, ovviamente, lo scambiare una lettera per un editoriale, (e questo al di la' delle battute sceme del sempreverde Met).
Ma fa niente, credo che il succo sia che almeno ora se ne puo' parlare a di fuori dei circoli ingessati di certa stampa mainstream.
Ottobre 17th, 2004 at 09:51
Metitieri. Prego, stai attento a cosa scrivi: Giustini non plagia (abbiamo verificato, riconosciuto l'errore e chiesto scusa, sia l'autrice che ha firmato l'articolo, sia io) e non risolve tutto con una parafrasi (perché il pezzo è stato riscritto, a meno di una percentuale risibile che riporta esclusivamente dei dati pubblici desumibili da decine di pagine su Internet e non).
Se vuoi fare polemica che non sia da bar ma da bettola di lusso, cerca almeno di attenerti ai fatti e di non spararle…
Ottobre 17th, 2004 at 09:54
PS.Scusa Massimo, non volevo dire che il tuo blog è una bettola di lusso. Mi riferivo ad altri ambienti.:))
Ottobre 17th, 2004 at 10:09
bettola di lusso non mi dispiace ;)
Ottobre 17th, 2004 at 14:23
Non era Hitler a dire che la verita' e' una bugia raccontata molte volte? Quindi dai, continua a ripetere la tua favoletta su come sono andate le cose, fatti spalleggiare da qualche amicuccio, un blog qui e un blog la', e prima o poi recupererai la figura di merda che hai fatto.
Nel frattempo, Giustini, girala come vuoi, ma:
– primo, hai pubblicato integralmente un articolo altrui, con firma di una tua collaboratrice
– secondo, seppure con l'originale in mano, e anche avendo visto che era identico al "vostro", non hai tolto subito il plagio, invocando inesistenti procedure giornalistiche da seguire
– terzo, hai raccontato di un fantomatico comunicato stampa che avrebbe causato l'errore e che, Afaik, nessuno ha mai visto
– quarto, hai accusato Mafe di essere una bugiarda e di aver raccontato palle su quanto vi siete detti via mail (mail di cui pero' vieti la pubblicazione, chissa' perche'…)
– quinto, invece di pubblicare il testo con la firma giusta, della legititma autrice, il che sarebbe stata l'unica cosa onesta e corretta da fare, lo hai parafrasato, schiaffandogli la tua e un'altra firma.
Bella procedura, non c'e' che dire. Perfetta, ma solo secondo il manuale di Topo Gigio.
E, con tutto questo, tu ti senti perfettamente a posto, vero? Anzi, perseguitato sia da Mafe, che e' un po' isterica, sia dai commentatori troppo cattivi (e da me che notoriamente sono un troll ignorante…)
Ecco, era esattamente quello che volevo dire, e che mi lascia basito. E sono ancora piu' stupito dalla tua assoluta incapacita' di imparare almeno qualcosa dai tuoi grossolani errori.
Ciao, Fabio.
Ottobre 17th, 2004 at 14:30
Andreis, grazie alle mie "battute sceme" hai fatto qui un pubblico mea culpa e hai promesso che da ora in poi invierete – se non altro – una mail di segnalazione all'interessato di turno che i vostri pezzi coinvolgono (che fosse la vostra pratica abituale dimenticata proprio solo unicamente per caso questa volta non ci crede nessuno, dai…)
Era ora.
Be', ottimo risultato, per delle "battute sceme", visto che sono anni che ti vedo incassare critiche su critiche senza mai battere ciglio e senza mai ammettere un torto o un errorino, neppure piccolo piccolo.
Ciao, Fabio.
Ottobre 17th, 2004 at 14:56
Sei incorreggibile, Giustini… noto ora che hai scritto in testa al pezzo:
"Nota di Redazione – La prima e la seconda parte di questo articolo pubblicate originariamente da Anselmina Cerella erano del tutto simili ad un articolo pubblicato da Luca Vanzella e Mariafelicita De Baggis."
Del tutto simili? Perche' non hai scritto che era lo stesso pezzo? Anche ai lettori, racconti palle? Bleah….!
Ciao, Fabio.