14
Ott
Poco fa, in auto, ho sentito la bella notizia della nomina a senatore a vita di Mario Luzi. E mi e’ venuta in mente questa sua grandissima poesia (una volta la sapevo a memoria, poi sono invecchiato, cosi’ ora la sto trascrivendo).
Toccata
Ecco aprile, la noia
dei cieli d’acqua di polvere,
la quiete della stuoia
alla finestra, un tocco
di vento, una ferita;
questa aliena presenza della vita
nel vano delle porte
nei fiumi tenui di cenere
nel tuo passo echeggiato dalle volte.
Mario Luzi (1932)
Ottobre 14th, 2004 at 17:12
Anche questa è carina
(non ho trovato la traduzione):
April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Ottobre 14th, 2004 at 17:22
mah questa e' una:
"Aprile è il più crudele dei mesi/ genera lillà dalla morta terra/ mescola ricordo e desiderio/ stimola le sopite radici con la sua pioggia primaverile…
Ottobre 14th, 2004 at 18:04
sarà stato il premio di consolazione per non aver vinto il nobel per l'ennesima volta?
Ottobre 14th, 2004 at 19:27
La giovane ebrea al suo amato musulmano
C’è una pozza di sangue tra te e me.
Mio Dio, chi l’ha versato?
chiunque sia stato,
caro, è sangue sprecato.
Ma io so che l’amore
mio, se mi aprirai le braccia,
potrà vederlo asciugato.
Vieni, non tardare.
(MARIO LUZI, Parlate, a cura di Stefano Verdino, Interlinea)
Ottobre 15th, 2004 at 02:45
Ma la poesia che ha citato Claudio, non è di Eliot(The Waste Land, esattamente)?
Ottobre 15th, 2004 at 09:08
Un'altra sull'aprile (e vediamo se questa volta trovi la traduzione:
Feu vert tendre
d'un départ fragile
les noeuds s'entrecroisent
dans les gorges silencieuses
au déclin de la route
accolée au flanc d'un blanc cassé
le ciel se grise
d'une volée d'outardes
chorégraphie de l'à¢me
au rythme ailé
comme une coulée d'amour
sur les pentes sucrées
ce vertige
que j'attends
Ottobre 15th, 2004 at 09:13
Giusto, Paolo
Qualcuno dice che Luzi (sta) tra Eliot e Dante
Ottobre 16th, 2004 at 01:59
Gertrude Millaire, ma non saprei tradurre il francese.
Non la conoscevo, peraltro.