Che Libero fosse un quotidiano scritto da dei poveretti l’ho sempre saputo. Ma le due foto in prima pagina sul rapimento di Enzo Baldoni di ieri e di oggi mi fanno davvero vergognare di abitare nello stesso paese di Vittorio Feltri.

IL PACIFISTA COL KALASHNIKOV di VITTORIO FELTRI
Se esaminata cinicamente, cioè con lucidità, la disavventura di Enzo Baldoni sconfina nella commedia all’Italiana. Già ieri abbiamo scritto: un uomo della sua età, moglie e due figli a carico, avrebbe fatto meglio a farsi consigliare da Alpitour, anziché dal Diario, la località dove trascorrere vacanze sia pure estreme (si dice così?).

16 commenti a “ESILIO in SVIZZERA”

  1. Pier Luigi Tolardo dice:

    Caro Mantellini,

    il Baldoni era solo un radical-chic che si annoiava per la sua esistenza vuota e priva di valori come Dio-Patria-Famiglia e aveva pure un sacco di soldi. Se fosse stato un italiano vero ed un poveraccio si sarebbe arruolato come mercenario per tenere in ordine l'Iraq.

    Distinti Saluti

    Suo Vittorio Feltri

  2. Massimo Morelli dice:

    Capisco ora perché a Milano non si trova un taxi. I taxisti e i barbieri dirigono i giornali.

  3. miic dice:

    è vomitevole ma, temo, abbastanza speculare al "se la sono cercata" rivolto agli altri quattro ostaggi italiani

  4. Plinio dice:

    Che merda! Allora gli altri 4 avrebbero fatto emglio a farsi consigliare da qualche agenzia di lavoro iterinale qualche altro luogo di lavoro…

  5. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ho firmato l'appello on line lanciato da http://www.articolo21.com, l'Associazione Art.21 ad evitare le polemiche e a fare di tutto per salvare la vita di Enzo Baldoni. Vorrei anche a dire che sarebbe ora che, aldilà  delle richieste di questo o quel gruppo armato, l'opposizione di centrosinistra, si sbattesse di più per il ritiro dall'Iraq dei nostri soldati e Carabinieri.

    Poi contraddizioni ce ne sono tante: per esempio gli stessi che vogliono che Battisti sia dimenticato dalla giustizia italiana perché sono passati tanti anni ed è un'altra persona sono gli stessi che volevano per Priebke il carcere a vita perché non si può dimenticare o condannano il Meeting di Rimini perché ha invitato Francesca Mambro. Nessuno si ricorda più di " fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te stesso"

  6. Anonimo dice:

    Certo che anche Vauro con la vignetta "banconote a mezz'asta" il giorno della morte di Quattrocchi ….

  7. Stefano dice:

    Beh, Con tutto il rispetto, ho letto altri articoli molto critici (anche se meno rozzi) nei confronti di Baldoni, ad es. sul Barbiere delle Sera, che pare sia proprio uno a cui piace cacciarsi nei casini per sport. Comunque due notazioni: 1) perchè tutti si ostinano a dire che Baldoni è un giornalista quando è solo un pubblicitario benestante con l'hobby dello sport estremo?; 2) nessuno di coloro che si sono affrettati a salire sul carro degli amici di Baldoni ha speso una sola parola per la sua guida e interprete palestinese nemmeno, e questo è gravissimo, i suoi famigliari.

    Saluti

    s.

  8. Brod dice:

    Indipendentemente dalla situazione di Baldoni (di cui mi sembra meno se ne parli meglio e') credo che Libero DEBBA essere letto da tutti perche' NON TROVO CONDIVISIBILE IL 99% di quello che ci leggo e il modo in cui viene detto.

    Troverei 'piacevole' che il giorno dopo l'uscita un quotidiano antagonista ne ripubblicasse gli articoli principali commendandoli con la propria sensibilita' e smentendo le affermazioni false… e viceversa.

  9. Pier Luigi Tolardo dice:

    A rigore Baldoni è un giornalista, iscritto all'Albo come pubblicista come lo sono la maggior parte dei giornalisti italiani, mentre all'estero in molti Paesi l'Ordine non esiste, con un accredito per il settimanale Diario, per cui stava scrivendo articoli e ne aveva già  scritti. Già  da molti anni collabora a riviste e giornali, anche con servizi da "inviato speciale" all'estero, come aveva fatto in Colombia. Gli articoli pubblicati da molòti giornali in questi giorni hanno affiorare la realtà  dei "freelance" di cui tutti i giornali si servono soprattutto dove la situazione è più complicata e pericolosa. Sono criticato verso i giornalisti "embededd" cioè al seguito delle truppe, inquadrati in esse, ma non penso che non siano giornalisti per questo, così posso essere critico verso un atteggiamento "apologetico" del Baldoni nei confronti dei gurriglieri, visti troppo romanticamente ma non penso, per questo, che non fosse un giornalista.

  10. Marco dice:

    …ho letto gli altri commenti con attenzione.

    Seguire le proprie passioni, a volte può essere rischioso…

    Sarei curioso di sapere LOR signori che prestano a tanti gratuiti commenti (era questo era ricco quà  la) se per inseguire le propri passioni sarebbero capaci di tali rischi.

    In ogni caso invito lor signori a leggere qualcosa scritta da questo bauscia, definito in questa maniera probabilmente solo per aumentare la tiratura.

    Vergogna!

    Salutoni

  11. Giorgio dice:

    La cosa piu' triste non e' che esista un giornale come Libero, ma che esistano delle persone che lo leggono.

    Saluti

  12. Anonimo dice:

    beh, brutta cosa arrabbiarsi con chi chiama le cose col proprio nome. Può significare due cose: o mancanza di buona fede, o mancanza di "phisique du role" per reggere il peso della realtà  dei fatti.

    Un po' come quelle donne che hanno un compagno manesco, rozzo e violento ma che, "dopotutto-gli-voglio-bene".

  13. ZeroByte dice:

    Per fortuna che in Italia esiste la liberta' di parola….

    Un consiglio spassionato : " Non vi piace come la pensano? Non Leggetelo! "

    Non penso che a tutti piacciono alcuni giornali ( si…forse piu' piccoli, meno noti ma dello stesso spirito ) come quello di Libero.

    Un esempio? i giornali che vendono fuori la stazione del PMLI, oppure il "Cuore"…. tutti giornali inutili.

    Se poi vogliamo tutti leggere le informazioni di "massa", allora dal giornalaio, chiudiamo gli occhi e puntiamo il dito su uno dei soliti giornali ( uno vale l'altro )

  14. caio dice:

    Mah… leggendo qua e là  vecchie interviste a Baldoni una in particolare mi è rimasta impressa…. in sostanza sosteneva di non aver assolutamente paura della morte e di averla vista da vicino parecchie volte…..

    Ti piacciono gli sport estremi…. beh…. c'era un signore che si lanciava con una tuta da superman a 280 km/h per il gusto del brivido…. sappiamo tutti la fine che ha fatto……

  15. Sara dice:

    Memore del detto:"Non la penso come me ma sono disposto a morire affinchè anche tu possa manifestare il tuo pensiero", non ho molto da dire a vittorio feltri. la cosa più sconcertante è senz'altro il suo cinismo di fronte alla morte di un uomo la cui sola colpa, se di colpa si può trattare, era di amare la verità  fino in fondo, ad ogni costo. Ha pagato un caro prezzo per questa sete di verità : la sua vita. Invece di scegliere la comoda poltrona di un quotidiano "di regime", ha preferito andarsela a cercare la verità . Quello che ogni buon giornalista dovrebbe fare;Baldoni era a mio avviso, un uomo positivo e intelligente. Quello che non si dimostra affatto lei, signor feltri, evidentemente non ha imparato nulla dal dolore. Ma come diceva il compianto Fabrizio de Andrè:" Il dolore degli altri è sempre un dolore a metà ".

    Sara Berto

  16. Emiliano dice:

    L'unica volta che ho visto Feltri in una veste non arrogante e non faziosa è stato un video, in cui rideva sguaiatamente per un racconto di Travaglio sul mausoleo di Berlusconi….

    Andatevelo a cercare, è veramente spassoso….