Ultimamente mi trovo d'accordo, specialmente quando questi soffrono di manie di protagonismo o ancor peggio si sono giocati il cervello per comparire agli altri come una brava persona.
Saranno pure da evitare, pero' io che probabilmente non avrei mai sentito parlare di loro nella mia intera vita, nelle ultime 24 ore sono finito per ben 4 volte nella loro home page, grazie a questo insipido "gioco" per bloggers… come avete detto che si chiama? "Googlebombing", mi sembra.
E cos'avran mai fatto di male questi genitori consociati &c.? quanto siete stupidamente chiusi nella vostra autoreferenzialità , oh bloggers della prima ora. Da questa caratteristica che vi contraddistingue da quando avete cominciato a sentirvi un'elite non ne verrà mai alcun bene. Questo commento vale specialmente x te, mante.
Pier Paolo, pur non provando alcuna simpatia per il MOIGE, concordo però con la seconda parte del tuo commento.
Un bel gioco dura poco. Magari è stato divertente baloccarsi col miserabile fallimento, ma penso anche che insistere compulsivamente su questo registro (bookshifting incluso) non possa certo giovare all'autorevolezza della sedicente elite dei blogger di lungo corso, se non autoreferenzialmente.
Massimo (Moruzzi), ben lungi dall'impedirvi di giocare, vi si invita solo ad un minimo di coerenza, perché se è tutto solo uno stupido gioco infantile come potete pretendere che vi si prenda sul serio quando ve la tirate, atteggiandovi ad avanguardie della nuova comunicazione?
Peccato. E dire che quando riuscite a scendere dal piedistallo e a non sciupare le vostre migliori energie intellettuali scompigliando i volumi negli scaffali delle librerie, a volte, riuscite anche a dire cose intelligenti e ad esprimere opinioni interessanti, talora condivisibili. Non è detto che i giochi debbano per forza essere stupidi o infantili: lo spirito ludico è spesso virtuoso.
Infatti sono qui che continuo a leggervi anche se a volte, come insegnava un vecchio giornalista ormai defunto, tocca davvero turarsi il naso. E il post che linka genitori.it è un perfetto esempio di tromboneggiamento trito e stantìo (IMVHO).
dici> Non è detto che i giochi debbano per forza essere stupidi o infantili: lo spirito ludico è spesso virtuoso. Io sono d'accordissimo, quindi a volte cazzeggiamo anche :-)
Luglio 29th, 2004 at 04:47
Ultimamente mi trovo d'accordo, specialmente quando questi soffrono di manie di protagonismo o ancor peggio si sono giocati il cervello per comparire agli altri come una brava persona.
Dopo danno la colpa a noi…
Luglio 29th, 2004 at 06:59
Saranno pure da evitare, pero' io che probabilmente non avrei mai sentito parlare di loro nella mia intera vita, nelle ultime 24 ore sono finito per ben 4 volte nella loro home page, grazie a questo insipido "gioco" per bloggers… come avete detto che si chiama? "Googlebombing", mi sembra.
Luglio 29th, 2004 at 08:08
per rispondere a momin, una citazione doverosa: "se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide" :-)
io aderisco.
Luglio 30th, 2004 at 03:27
E cos'avran mai fatto di male questi genitori consociati &c.? quanto siete stupidamente chiusi nella vostra autoreferenzialità , oh bloggers della prima ora. Da questa caratteristica che vi contraddistingue da quando avete cominciato a sentirvi un'elite non ne verrà mai alcun bene. Questo commento vale specialmente x te, mante.
Luglio 30th, 2004 at 09:12
Pier Paolo, pur non provando alcuna simpatia per il MOIGE, concordo però con la seconda parte del tuo commento.
Un bel gioco dura poco. Magari è stato divertente baloccarsi col miserabile fallimento, ma penso anche che insistere compulsivamente su questo registro (bookshifting incluso) non possa certo giovare all'autorevolezza della sedicente elite dei blogger di lungo corso, se non autoreferenzialmente.
Luglio 30th, 2004 at 12:01
Gino, Pier Paolo, let the kids play. compresi noi. i blog sono un gioco.
Luglio 30th, 2004 at 20:16
Massimo (Moruzzi), ben lungi dall'impedirvi di giocare, vi si invita solo ad un minimo di coerenza, perché se è tutto solo uno stupido gioco infantile come potete pretendere che vi si prenda sul serio quando ve la tirate, atteggiandovi ad avanguardie della nuova comunicazione?
Peccato. E dire che quando riuscite a scendere dal piedistallo e a non sciupare le vostre migliori energie intellettuali scompigliando i volumi negli scaffali delle librerie, a volte, riuscite anche a dire cose intelligenti e ad esprimere opinioni interessanti, talora condivisibili. Non è detto che i giochi debbano per forza essere stupidi o infantili: lo spirito ludico è spesso virtuoso.
Infatti sono qui che continuo a leggervi anche se a volte, come insegnava un vecchio giornalista ormai defunto, tocca davvero turarsi il naso. E il post che linka genitori.it è un perfetto esempio di tromboneggiamento trito e stantìo (IMVHO).
Luglio 31st, 2004 at 05:32
dici> Non è detto che i giochi debbano per forza essere stupidi o infantili: lo spirito ludico è spesso virtuoso. Io sono d'accordissimo, quindi a volte cazzeggiamo anche :-)