Ci sono commenti come quello di Lorenza ad un post qui sotto che vale la pena di far emergere:
Da Internet, personalmente, scarico di tutto: anche libri interi, a volte. Ma qui c’e’ di piu’: c’e’ la svalutazione del libro in quanto tale, il riduzionismo culturale (che si manifesta attualmente anche nelle Universita’ e nelle bibliografie degli esami new style – un pezzetto qui, un frammento qua…), la logica del bignami versione tecnologica. Vero e’ che le Case Editrici hanno speculato abbondantemente sui sussulti di rinnovamento cosiddetto metodologico della scuola italiana e i professori non sempre scelgono oculatamente da tutti i punti di vista, compreso quello economico. E’ altrettanto vero che molte famiglie non battono ciglio davanti alle smanie consumistiche dei figli (cellulari, consolle, vestiti griffati e quant’altro) e poi si stracciano le vesti per il costo dei libri scolastici….
Luglio 3rd, 2004 at 11:32
scrivere una bibliografia per un esame prendendo un pezzo qui e un pezzo li', mantenendo oggetto e tema, e' molto piu' difficile che stilare una lista di libri da leggere.
Luglio 5th, 2004 at 02:19
Riduzionismo culturale uò anche darsi. D'altra parte Andrea ha ragione: per fare copia e incolla qualcosa devi pur leggere (e digerire). Certo sarebbe meglio scrivere la cose di propria sponte, tanto per lo stile. Ma questi sono tecnicismi: il problema di fondo è che si confondono le possibilità di un media con l'uso buono o meno che se ne fa. Si torna, mi pare, ai discorsi trevigiani di divieto di accesso ai cani.
Scusate, ma dissento. Pervasivamente.
Luglio 5th, 2004 at 09:39
Vi pare che Enrico Ghezzi e Marco Giusti non siano stati geniali? Al di là delle antipatie viscerali che possono suscitare – più il primo quando parla con l'audio fuori sincrono che il secondo con la sua balbuzie – tocca constatare che una generazione cresciuta con Blob è ormai diventata adulta.
Di per sé non è un bene, ma nemmeno un male.