A poche settimane dal suo esordio, senza che io abbia mai avuto occasione di vederne almeno una copia, Mediaquotidiano rinuncia alla versione cartacea. Che a casa mia e’ come dire che (quasi) rinuncia ad esistere. Peccato.

Non costituimmo una cooperativa né cercammo parlamentari compiacenti a farci da protettori. Un giornale deve reggersi sulle proprie gambe. I lettori hanno deciso che le nostre devono essere quelle del web. Manteniamo la promessa e obbediamo alla legge del mercato.

(via wittgenstein)

6 commenti a “DALLA CARTA al BIT”

  1. Massimo Moruzzi dice:

    Massimo, tu hai capito come faranno a campare questi signori ?

  2. Fabio Metitieri dice:

    Ma come, non sono piu' importanti i blog, della carta?

    Ciao, Fabio.

  3. Massimo Moruzzi dice:

    not yet, ma fra 3/5 anni Google News – che un giorno o l'altro integrerà  i blog – sarà  più importante del NY Times.

  4. Pier Luigi Tolardo dice:

    Adinolfi è in gamba: per vivere realizza ogni mese Mediajob, un mensile dedicato ai giovani che vogliono lavorare nel mondo dello spettacolo e della comunicazione, il mensile esce già  da alcuni anni, nel Paese in cui tutti sognano di fare la velina o di diventare Lilli Gruber, questo è un piccolo business che basta. Il quotidiano era uno sfizio e una sfida, un'avventura, credo(ma non ne sono certo) che sapeva già  di non avere più di 1 mese di autonomia per stamparlo su carta( e distribuirlo nella zona di Roma9) ma così l'edizione on line ha avuto un traino mica male: comparsate da Chiambretti e Vespa e Gad Lerner con la scusa che era un nuovo quotidiano. Proviamo noi a fare un quotidiano on line e nessuno ci caga o quasi. Adesso Adinolfi conduce con Santalmassi una trasmissione su SkyNews, ci sarebbe riuscito senza il trampolino del quotidiano? Forse si, forse no, sarà  un po' velleitario magari ma ha capito come funzionano i Media e ci si butta.

  5. Fabio Metitieri dice:

    Moruzzi, se e quando succedera', Google si comprera' il Nyt. E il cerchio si chiudera'.

    Salvo poi accorgersi che sarebbe stato meglio se fosse avvenuto il contrario.

    Ma sempre tutto, bisogna spiegarti?

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  6. Paolo Graziani dice:

    Ormai un quotidiano, e un romanzo, non lo si nega a nessuno.

    Però è vero quel che dice Tolli: è stata una buona operazione di comunicazione. Dal fiato corto, però, secondo me.