14
Nov

Marcello affronta in un post su Gnu un argomento non nuovo ma interessante. I numeri della blogosfera. Da una analisi superficiale ma credo abbastanza indicativa esce un dato forse gia’ noto. I blog italiani hanno pochi visitatori. Io credo che questa, piu’ che la testimonianza di un insuccesso, sia la dimostrazione di un assunto prezioso: quello del valore dei piccolo collegamenti. Molti dei blog che leggo quotidianamente vivono questa strana dicotomia fra il desiderio comprensibile di essere letti e una indifferenza solida per i meccanismi classici della notorieta’. Personalmente amo i blog per via dei 20 (o 30 o 100 o 500) lettori che ogni giorno fra loro si cercano in rete. Gente che si ascolta. Che legge pensieri ed indicazioni altrui. Che si passa titoli di libri o dischi. Che si ferma giusto il tempo di un saluto e poi scappa via. Questo modello, se esiste, e’ scarsamente compatibile con i grandi numeri. Essere affini e’ un incontro faticoso, poco frequente e spesso casuale, specie in un ambiente pesantemente mediato come quello della comunicazione elettronica: come possiamo esserlo con migliaia di individui differenti? Questa familiarita’ spicciola associata alla libera consultazione sul web, diventa un’arma impropria: viene spesso scambiata per supponenza. “A chi vuoi che possano mai interessare le tue opinioni da 4 soldi?” capita di leggere spesso nei piu’ idioti dei commenti. Chi non sa confonde un mondo di piccoli legami con una forma di biasimevole superbia. Scrivi per 4 amici e il passante crede tu stia facendo il verso al NYTimes. Questo dar peso a legami piccoli significa per me “avere un blog personale”. Il giorno in cui questo blog iniziasse ad avere molti piu’ avventori di quanti ne circolano adesso dovro’ iniziare a preoccuparmi. Oppure considerare l’ipotesi di presentarmi alle elezioni. Altri blog, lo so per certo, hanno dietro motivazioni ed aspirazioni differenti. Qualcuno poi teorizza da tempo l’effetto Foglio, vale a dire una capacita’ dei blog di orientare l’opinione e di selezionare argomenti per i grandi media. Un effetto di amplificazione che renderebbe sostanzialmente ininfluente il basso numero di lettori. Puo’ essere non ne dubito. Quello che volevo dire stasera e’ che certamente poca gente legge questo blog ma io di queste poche persone sono contento come mai lo sono stato dai tempi lontani in cui ho cominciato a collegare un PC ad un modem a 14400 bps.

18 commenti a “POCHI E BUONI”

  1. gianni tosetti dice:

    Potrebbe sembrare consolatorio ma non è così. Dopo alcuni mesi di "vita da blogger" mi accorgo di apprezzare i segni di quei pochi che passano; soprattutto quelli di cui percepisco affinità  e consonanze. E questo post mi ha reso consapevole di questo.

  2. wolverine dice:

    Anche se tu non mi citi tra i tuoi blog preferiti, caro Massimo…io sono tra quelli che ti leggono tutti i giorni ed il tuo blog e' citato tra i miei.

    Continuero' a farlo, proprio perche' credo fermamente in cio che scrivi e nell'essenza-verita' del tuo post odierno. :-D

  3. Fabio Metitieri dice:

    Insomma, tanto lavoro, quotidiano e sudato, e non vi si fila nessuno? Be', ma gia' lo si sapeva. Cito di nuovo Weinberger alias Warhol? "Sul Web tutti saranno famosi per 15 persone"…

    Ciao, Fabio.

  4. Massimo Morelli dice:

    Beh, nessuno nessuno no.

    Tu per esempio sei sempre qua.

    Brutto avere tanto tempo da ammazzare, eh?

  5. b.georg dice:

    metitieri è un ossimoro :)

  6. b.georg dice:

    e comunque, come si è detto fino alla noia, considerare gli accessi dei blog uno per uno ha senso solo per l'ego di chi li scrive, dal momento che "nessuno legge un blog solo" (tranne qualche ossimoro, of course ;)

  7. giusec dice:

    Mah. Troppe seghe mentali. Quando ho aperto il mio ho pensato solo all'effetto terapeutico che avrebbe avuto su di me. Certo, mi fa piacere avere lettori. Ho anche intrapreso strani legami simbiotici con altri bloggers. Ma non mi sono mai preouccupato di numeri o media o vattelapesca…

  8. giusec dice:

    Ah. Dimenticavo. Non mi riferivo a te, quando parlavo di seghe mentali. Ma al solito GniùEconomi….

  9. Fabio Metitieri dice:

    Morelli, io da anni "perdo tempo" in Rete. E se passo un'oretta ogni tanto sui blog, non hai la piu' pallida idea di quante ore perdo in molte altre navigazioni "inutili". Non me ne sono mai pentito, finora. (Comunque, Mante mi paga, 20 euro a commento).

    Ciao, Fabio.

  10. g.g. dice:

    Questo post mi regala 2 scoperte:

    1. "Metitieri è un ossimoro"… semplicemente geniale :)

    2. Il vero pretino di campagna non sono io, ma è mante (travestito da iracondo Peppone)

  11. Fabio Metitieri dice:

    Ossimorico? Direi piuttosto che qui sono tautologico.

    Ciao, Fabio.

  12. luca montaguti dice:

    bello

    come ben sai non ho un blog, ma mi piace leggere e ascoltare il tuo scrivendo opinioni senza sapere chi le potrà  leggere.

    Sono convinto anch'io che in te si nasconde un "pretino"…soprattutto perchè ti piace stupirti e stai dalla parte dell'uomo con le sue emozioni e limiti.

    Non credo che il tuo bolg non possa avere un effetto Foglio, per cui continua a difendere ciò in cui credi perchè le cose utili e intelligenti camminano poi da sole.

    ciao

    Luca Chiara e i ragazzi (anche se alla fine ti scoccio solo io)

  13. iri dice:

    che bello questo post, mi ci specchio dentro

  14. angelocesare dice:

    Non hai mica descritto un concetto da niente! Però. Però. Però… manca qualcosa.

  15. roxelo dice:

    Io leggo manteblog, perchè ci trovo sempre molte informazioni interessanti e perchè non è spocchioso come altri blogger …. e poi ci ho ritrovato Fabio Metitieri in versione soft , tanto che mi pare un miracolo leggerlo così pacato e così ben disposto eheheh

    Io credo che, anche se Mantellini non ha gli ingressi du Gnuec, mateblog sia molto famoso :)

  16. Fabio Metitieri dice:

    Eh, la vecchiaia, Roxelo… i miei livelli di testosterone si abbassano.

    Che Mante non sia spocchioso, pero'… lo hai letto bene? Passa da "le blog c'est moi", quando ha crisi di identita' e di insicurezza, a "l'informazione la faccio io", quando gli si irrora l'ego. E' che a lui il testosterone ancora non gli e' calato. E' ancora piccolo, in fondo.

    Ciao, Fabio.

  17. bradipa dice:

    perfettamente d'accordo. e a proposito di quantità  di commenti, venire qua é rilassante perché non ce ne sono duecento, e io preferisco le atmosfere colloquiali a quelle da stadio. strano, perché il tuo blog é molto famoso, giusto? però c'é da dire anche che molte persone scelgono di leggere senza commentare, o almeno da me capita così, lo vedo da shinystat

  18. golan dice:

    E bravo il nostro Mante,

    stasera è sabato sera, tutti a divertirsi, specialmente nel posto in cui sono in questi mesi, io invece qui davanti a un portatile lento con le mie paranoie… fortuna che mi fai compagnia tu, la pizia e pochi altri.

    Hai ragione, piccoli legami invisibili che contrastano coi grandi numeri di cui sono capaci le testate, o i personaggi famosi.

    Meglio così. Fosse diversamente, questo blog non sarebbe così bello da leggere.

    Bravo Massimo, continua così.