La pubblicita BSA e’ come ogni volta interessante. Quella in onda nelle ultime settimane sui giornali mostra un asino clonato, la dicitura Clonazione abusiva, Asino di Legge e la solita letterina agli utilizzatori di software. Rispetto agli anni scorsi il messaggio e’ un po’ meno diretto e con qualche cautela in piu’. La prima parte della letterina chiarisce per lo meno che le due copy che l’hanno ideata (ops pare si chiamino creative developers, tali Betty Sforza e Maruska Corciolani dell’agenzia Mph Brainware) sono due fanatiche del punto. Anche contro ogni imposizione grammaticale.
Con rispetto parlando.(punto)
Ma la legge non ammette ignoranza.(punto)
Chi utilizza per la propria impresa programmi sofware clonati abusivamente non solo fa qualcosa di illegale ma non si comporta neanche da furbo.(punto) Magari sembra un modo di risparmiare sui costi aziendali, ma in realta non conviene.(punto)
Io ero convinto che i software si duplicassero ma a BSA preferiscono usare l’espressione clonare, verbo con connotati negativi ben noti. BSA e’ costretta al distinguo software clonati abusivamente ( e non software clonati e basta) dopo essere stata condannata per aver troppo generalizzato in passato.
Seconda facciata del temino di Betty e Maruska
Puo costare infatti un sacco di grane. (punto)
Pesanti sanzioni amministrative e civili, multe fino a 15000 euro, carcere fino a 3 anni.(punto)
Pensate ancora che sia un affare?(punto interrogativo)
Un consiglio. (punto)
Mettetevi in regola in fretta.(punto)
E’ cambiata la musica e da ora in poi i controlli sul territorio saranno sempre piu’ capillari.(punto)
Mentre BSA non rinuncia a presentarsi nei panni del gendarme che non e’, la musica e’ effettivamente un po’ cambiata anche nelle loro comunicazioni pubblicitarie. Dalle manette si e’ passati agli asini. Secondo Yolanda Rios, presidente di BSA italia si tratta di un ottimo messaggio. Cito dal comunicato stampa:”L’immagine dell’asino, accompagnata dalla headline “Asino di legge”, esemplifica, con grande immediatezza e un pizzico di ironia, che copiare illegalmente il software non è certo un atto di furbizia“.
Settembre 15th, 2003 at 16:17
O 'sti pubblicitari sono costretti a studiare molto per capire il reale bisogno di ortografia del loro target, o li pigliano già bestie (la seconda che ho detto?)
Settembre 16th, 2003 at 02:08
uh-ah. siamo fottuti!
Settembre 16th, 2003 at 06:12
L'ambiente delle agenzie pubblicitarie, piene di "cretivi", deve proprio fare schifo.
A me basta ascoltare questi "creativi" per soli cinque minuti per scatenare problemi allo stomaco.
Bleah.
Settembre 17th, 2003 at 20:56
…e da quando sui giornali si va in onda?