Beppe sforna un bel post su Howard Rheingold e le problematiche legate all’immaginare il futuro. Non ho letto Smart Mobs (lo faro’ ora visto che sta uscendo l’edizione italiana da Cortina) e mi lascia comunque preventivamente perplesso che si possano estrarre indicatori sulle applicazioni tecnologiche future osservando le nuove generazioni di un popolo che si dedica da anni con dedizione al karaoke. Ne parla (di Rhiengold non del karaoke) anche Formenti su Quinto Stato. Come abbondantemente pronosticato non ho alcuna possibilita’ di essere domani a Mantova ad ascoltare l’ex guru delle comunita’ elettroniche californiane spiegarci di che morte tecnologica dovremo morire nei prossimi anni.

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