L’articolo di Paolo di Stefano sul paginone centrale della Cultura del Corriere della Sera di oggi e’ un articolo solito. Scritto di corsa da chi di blog non sa nulla e in cinque minuti navigando a caso fra i blog italiani decide cosa siano e che rapporti abbiano con la letteratura. Inutile parlarne quindi troppo. Si tratta di un articolo che non conta nulla, che finisce dicendo “Carramba” quasi a creare una involontaria assonanza con il refuso Arruba di inizio pezzo. Arruba, insieme a Gnueconomy, Splinder e altri sarebbero per l’autore dei blog. Il che e’ tutto dire. Weblog insomma. Aggeggi che con aria saputella Di Stefano ci informa essere esplosi in Italia provenienti dagli USA dove sarebbero gia’ in declino. Gaspar manifesta giusto orrore per affermazioni tanto assolute quanto non spiegate ( e non si puo’ spiegare nulla del genere trattandosi di una baggianata). La tesi del giornalista culturale del Corsera e’ quella banale che sui blog non si faccia letteratura ma solo piccola ininfluente comunicazione spicciola. La tesi solita insomma. A sostegno di questo punto di vista cita l’ormai noto pezzo di Tiziano Scarpa nel quale c’e’ in realta’ scritto tutt’altro e tutta una serie di piccole frasi prese da blog a caso dalle quali traspare la natura fatua e diaristica dello strumento. Come se per farmi una idea sul nuovo cinema italiano decidessi di basarmi sui primi film che mi capitano sottocchio. Magari la collana completa delle opere di Alvaro Vitali. Troppo, davvero troppo facile. Purtroppo non ho l’articolo sottomano perche’ i giudizi di Di Stefano al riguardo della inconsistenza dei blog ben si adatterebbero a quanto scrivevo qualche tempo fa su giornalisti e blog. Unico aspetto positivo di questo frettoloso articoletto (oltre all’apprendere che Wittgenstein sarebbe un blog di servizio, sigh) e’ che l’autore firma con il suo indirizzo di posta elettronica. Una buona occasione quindi per mandargli queste righe senza apparire troppo pedanti.
update: Valentina fa notare che il pezzo in questione e’ online qui.
Agosto 20th, 2003 at 10:22
ecco il link al capolavoro….
Agosto 20th, 2003 at 10:23
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/08_Agosto/20/blog.shtml
Agosto 20th, 2003 at 11:43
Scusi, io non ho la tessera di giornalista. Però leggo spesso Bloom. E sì, penso seriamente che sui blog non si faccia "letteratura" ma solo piccola ininfluente comunicazione spicciola, solipsistica ed autoincensante.
A meno che non si voglia ridiscutere la definizione di "letteratura", cosa che farebbe alquanto imbufalire il suddetto Bloom. Uno a caso, beninteso, uno che magari non ha perso neppure 5 minuti a leggere i blog à la "Alvaro Vitali", che non sa forse distinguere un blog "di servizio" da uno di disservizio. Ma se dovessi farmi spiegare cosa sia 'sta letteratura, preferirei chiederlo a lui. E voi ?
Agosto 20th, 2003 at 13:22
Cose minime. Nonostante Eco affermi che bisogna sospettare di chi inizia un discorso con una concessione, premetto che il Corriere della Sera è il mio quotidiano preferito, anzi, che lo considero l'unico vero quotidiano italiano. Da sempre.
Tuttavia Eco non è il Vangelo, e anche il Corriere può scadere di tono, per esempio pubblicando un articolo inutile e sventato. Pagina numero 31 del 20 agosto 2003, sezione Cultura, argomento principale il Weblog, autore Paolo Di Stefano. Avverto, senza commentare, che la bibliografia si limita alla Mazzucato (Diario di una blogger) e a Tiziano Scarpa (Nazioneindiana).
Premessa e conclusioni inaccettabili: il punto esclamativo e i puntini di sospensione sono il massimo segno, post-novecentesco, di espressività dei blog. "Bloggers, siete peggio di Liala" (articolo sconfortante apparso tempo fa su Nazioneindiana) è il "supporto tecnico" portato a difesa della teoria minimizzante di Di Stefano (che non ha idea di cosa sia un Blog, non dimostrandone esperienza diretta).
Taglio corto: qui c'è sana e scoperta paura delle parole altrui, degli "autori non autorizzati" (definizione incredibile). Così i bloggers sono un'armata Brancaleone, di giovani (???) in vena di confidenze.
Le citazioni dei post sono maligne e parziali in modo esagerato. Gli scrittori che si cimentano in qualcosa di nuovo, o di antico, sono mini-mini-minimalisti. Cosa penso io? Non conta. Due cose sono certe: i veri giornalisti scarseggiano sempre di più, e gli autori non autorizzati mettono loro i brividi. Dimenticavo:… !
Agosto 20th, 2003 at 14:40
Be', visto che si parla di punteggiatura, consiglio a tutti "Prontuario di punteggiatura", di Bice Mortara Garavelli, appena uscito per L'Universale di Laterza. Non per polemica, ma perche' e' un libretto molto piacevole oltre che istruttivo…!!
Ciao, Fabio.
Agosto 21st, 2003 at 06:14
ciao,
parlo da studiosa di tutto quanto fa comunicazione in internet e anche da giornalista: ho aperto da qualche giorno un mio blog dedicato alla comunicazione virtuale e ai linguaggi della rete (http://atempodibit.splinder.it) e ne sono felice. Credo che nel mondo dei blog si possa trovare di tutto, esattamente come in internet, ma anche nel mondo della carta stampata. "Prodotti" buoni e altri scadenti. Credo però che non si debba confondere il mezzo con i contenuti. Sicuramente è più facile lasciare una traccia del proprio pensiero in internet piuttosto che su un pezzo di carta stampata, ma quanti libri conosciamo i cui autori farebbero meglio a dedicarsi a tutt'altra occupazione?
ciao,
Barbara
Agosto 21st, 2003 at 12:17
E' molto interessante anche l'atricolo (scusi il Di Stefano per l'abuso del termine) sul perche' i giornalisti odiano i blog, sopratutto la parte finale… !!!
Agosto 21st, 2003 at 13:47
Wow Massimo hai aizzato la blogsfera. Ecco il nuovo nemico. Altro che "blog aggregator" Superfluo dire che a me il pezzo è piaciuto e l'ho trovato serio e severo. Possibile che si debba reagire sempre così? Ci sono tanti punti di vista per parlare di blog, lasciamo che si possa fare altrimenti, in certe pagine sembra di stare in un cubo claustrofobico. E questo mettersi subito sulla difensiva, dimostra paura.Ma di che cosa?
Agosto 21st, 2003 at 20:18
Anche a me il pezzo non e' dispiaciuto; comunque non vi ho trovato errori o ignoranza. Ma non l'ho detto perche' non voglio essere sempre il solo e l'unico ad avversare il Pensiero Unico Mantelliniano (Pum)….
Ciao, Fabio.
Agosto 22nd, 2003 at 04:25
SERIO E SEVERO??? (dimenticavo: …!!!)
Agosto 22nd, 2003 at 04:44
Sì. ma è la mia opinione. Senza alcuna pretesa di venire condivisa. Magari a te a fatto una diversa impressione. Si potrebbe provare ad osservare le cose, a mettere spazio, a pensare che ci sono tanti piani e tanti punti di vista. Obliqui, laterali, paralleli, diversi. Si potrebbe.
Agosto 23rd, 2003 at 12:25
Su questo concordo al 100%.
Agosto 24th, 2003 at 20:02
Ci sarà certamente ciarpame, la pagina del teen sgrammaticata zeppa d'emoticon, una punteggiatura improvvisata. Ma non s'offendono migliaia di persone riducendole alla stregua di deficienti. E' un atteggiamento sufficiente che non arriva neanche a porsi l'idea del "capire". Una cosa piccola e meschina alla quale s'è concesso anche troppo spazio.
Scusate.
Tao
Agosto 25th, 2003 at 08:39
questa volta volevo scrivere anch'io un bel pamphlet di risposta al Sig. Di Stefano ma ho letto questo e anche quello "perché i giornalisti hanno paura del blog" e mi é sembrato più che esaustivo. e poi non ho voglia di fare ulteriore pubblicità a quel poveruomo. ognuno facesse il quel che vuol, lui scriva pure le sue minchiate e noi poveri bloggers, continueremo a scrivere le nostre