Ci sono certi palloni gonfiati che interrogati in materia rispondono usualmente che loro alle mostre non vanno se non per rivedere una certa opera. Senza dimenticare quelli che rileggono solo: da aggiungere a quelli che solo rivedono. Pensavo questo ripensando oggi alla biennale di arti visive che io e Alessandra abbiamo attraversato nei 40 gradi Venezia qualche giorno fa. “La dittatura dello spettatore” titolo della biennale di quest’anno forse consente anche a me (che frequento la mostra da un ventennio senza pretese di capirci troppo) di dire che nel solito enorme numero di opere esposte, divise fra la sede classica dei Giardini, l’Arsenale e il museo Correr (dove c’e’ una bella mostra di sola pittura contemporanea) consiglierei senza esitazione di andare dritti al padiglione australiano dove e’ esposto il lavoro di Patricia Piccinini. Una meditazione inquietante fra cellule staminali, cloni e ibridi che colpisce al fegato e lascia sconvolti. (Sedetevi un quarto d’ora all’uscita del padiglione per sentire i commenti degli spettatori se possibile). Purtroppo le immagini riprodotte del lavoro della Piccinini non restituiscono per nulla l’impatto che le sue opere creano dal vivo. E per una volta si ha l’impressione di comprendere come davvero dietro al lavoro artistico esista un lavoro intellettuale approfondito e apprezzabile. Per cui se avete modo andatevele a vedere. O meglio a rivedere. Ne vale la pena.

5 commenti a “RIVEDERE PATRICIA”

  1. luca montaguti dice:

    grazie

    Luca

  2. Gokachu dice:

    La versione riprodotta mi sembra di eccezionale qualità , mi chiedo quale sia l'impatto della visione dal vivo. Vediamo se si trova modo di fare un giro a Venezia.

  3. vale dice:

    sono d'accordo con te. il padiglione australiano è uno dei più interessanti. la cosa che mi colpisce di più del lavoro della piccinini è l'aria di "normalità " che riesce a dare a delle scene potenzialmente molto inquietanti. Le sue creature abitano il nostro mondo con estrema naturalezza…Non ispirano ribrezzo nè distanza o diversità , nonostante l'aspetto. Sono profondamente umani…ciao v

  4. massimo mantellini dice:

    e' vero valentina, e' la stessa impressione che ho avuto anch'io….mi conforta il parere di una super esperta ;)

  5. vale dice:

    :-)