Io non ho seguito molto la cosa, dal dopo Napster in poi, ma… la musica indipendente che supera il marketing delle major…. hmmm, non sara' il solito film vetero-ideologico su "cosa ci piacerebbe"? E' di nuovo il deja vu rilodato della corazzata Pot(io)mkin? Come i blog che saranno la vera informazione e il Wi Fi che bussa a casa e libera tutti?
Per il Morelli di tre post piu' sotto: io, vacanze o no, dedico sempre un po' del mio tempo a parlare del niente al cubo in mondi che non ci sono. Lo trovo un ottimo esercizio, per esempio per poi scrivere meglio di questioni reali in contesti altrettanto concreti.
ciao Fabio, sicuramente è anche ciò che spero accada. Ma penso sia anche una concretissima possibilità . Tu no? Come la vedi… P2P selvaggio per sempre? O… BuyMusic.com che fa faville? ciao,
Sinceramente non lo so. Io compero Cd (pochi e preferibilmente in offerta, dati i prezzi), scarico solo per vedere come funziona (e' una decina di giorni che sto provando a tirar giu' un Matrix Reloaded, senza successo), non ho un masterizzatore, e dalla chiusura di Napster in poi non ho seguito molto queste faccende.
L'ipotesi P2p selvaggio e Major repressive con gli scambisti ma patteggianti con i vary Buymusic potrebbe essere plausibile. Qualche spazietto in piu' agli indipendenti, forse, e' anche possibile (ma senza soldi o quasi: si da' per scontato che i brani indy debbano essere gratis).
Su una sensibile perdita di potere del marketting dei grandi, pero', non scommetterei. In fondo anche con il P2p i brani (o i film) piu' ambiti da tutti restano quelli piu' famosi, di cui si e' vista la clip in Tv, o si e' letta la critica sul proprio quotidiano, o e' che diventata la colonna sonora di un film dei Vanzina o di una pubblicita' martellante.
E' un po' come per i blog. Divertenti e molto utili quando hai parecchio tempo (io oggi ci ho passato la giornata), ma sono troppi e troppo dispersivi (a parte il fatto che in gran parte parlano di o comunque rimandano a fonti tradizionali).
I blog vanno bene se sei in vena di "serendipity guidata", ma se hai poco tempo e vuoi sapere in fretta cosa e' successo oggi nel mondo, o comperi un quotidiano, o guardi un tiggi', o se proprio vuoi usare Internet vai su Repubblica.it, su Il Nuovo, su Il Manifesto, ecc.
In definitiva, credo che fino a quando la periferia (insomma, lo scroto delle blogosfere, su cui si trovano i blog e tutto cio' che e' indipendente) non avra' dei meccanismi di sintesi (dire selezione, alla Quinto Stato, pare brutto), allora il mainstream e le cose marchiate e markettate continueranno a fornire i nuclei delle blogosfere (che bella metafora…), e in un modo capace di attirare la maggior parte delle nostre abitudini.
ciao Fabio, due analisi condivisibili… ma solo per ora, secondo me. Ovvero, è possibilissimo che arrivo dei tool che possano spazzare via lo status quo.
nel caso della musica secondo me potrebbe essere un sistema di collaborative filtering alla amazon che mi fa cambiare atteggiamento, da saccheggiatore aggratis di musica conosciuta a persona che paga per un servizio che mi aiuta a trovarne di nuova.
nel caso dei blog, secondo me sarà Google. Dave Winer ha scommesso che più persone leggeranno le notizie dai blog che dal NY Times. Secondo me no. Secondo me le notizie le leggeremo da Google News che presto ci darà la possibilità di leggere articoli "ufficiali" e articoli di blogger. presto l'unica differenza che noteremo sarà che i secondi sono scritti meglio ;-)
agosto 2nd, 2003 at 04:19
grazie. divento rosso *:o)
agosto 2nd, 2003 at 14:40
Io non ho seguito molto la cosa, dal dopo Napster in poi, ma… la musica indipendente che supera il marketing delle major…. hmmm, non sara' il solito film vetero-ideologico su "cosa ci piacerebbe"? E' di nuovo il deja vu rilodato della corazzata Pot(io)mkin? Come i blog che saranno la vera informazione e il Wi Fi che bussa a casa e libera tutti?
Per il Morelli di tre post piu' sotto: io, vacanze o no, dedico sempre un po' del mio tempo a parlare del niente al cubo in mondi che non ci sono. Lo trovo un ottimo esercizio, per esempio per poi scrivere meglio di questioni reali in contesti altrettanto concreti.
Ciao, Fabio.
agosto 2nd, 2003 at 19:39
ciao Fabio, sicuramente è anche ciò che spero accada. Ma penso sia anche una concretissima possibilità . Tu no? Come la vedi… P2P selvaggio per sempre? O… BuyMusic.com che fa faville? ciao,
Massimo
agosto 3rd, 2003 at 13:45
Sinceramente non lo so. Io compero Cd (pochi e preferibilmente in offerta, dati i prezzi), scarico solo per vedere come funziona (e' una decina di giorni che sto provando a tirar giu' un Matrix Reloaded, senza successo), non ho un masterizzatore, e dalla chiusura di Napster in poi non ho seguito molto queste faccende.
L'ipotesi P2p selvaggio e Major repressive con gli scambisti ma patteggianti con i vary Buymusic potrebbe essere plausibile. Qualche spazietto in piu' agli indipendenti, forse, e' anche possibile (ma senza soldi o quasi: si da' per scontato che i brani indy debbano essere gratis).
Su una sensibile perdita di potere del marketting dei grandi, pero', non scommetterei. In fondo anche con il P2p i brani (o i film) piu' ambiti da tutti restano quelli piu' famosi, di cui si e' vista la clip in Tv, o si e' letta la critica sul proprio quotidiano, o e' che diventata la colonna sonora di un film dei Vanzina o di una pubblicita' martellante.
Ciao, Fabio.
agosto 3rd, 2003 at 13:58
Seconda puntata.
E' un po' come per i blog. Divertenti e molto utili quando hai parecchio tempo (io oggi ci ho passato la giornata), ma sono troppi e troppo dispersivi (a parte il fatto che in gran parte parlano di o comunque rimandano a fonti tradizionali).
I blog vanno bene se sei in vena di "serendipity guidata", ma se hai poco tempo e vuoi sapere in fretta cosa e' successo oggi nel mondo, o comperi un quotidiano, o guardi un tiggi', o se proprio vuoi usare Internet vai su Repubblica.it, su Il Nuovo, su Il Manifesto, ecc.
In definitiva, credo che fino a quando la periferia (insomma, lo scroto delle blogosfere, su cui si trovano i blog e tutto cio' che e' indipendente) non avra' dei meccanismi di sintesi (dire selezione, alla Quinto Stato, pare brutto), allora il mainstream e le cose marchiate e markettate continueranno a fornire i nuclei delle blogosfere (che bella metafora…), e in un modo capace di attirare la maggior parte delle nostre abitudini.
Riciao, Fabio.
agosto 3rd, 2003 at 16:48
ciao Fabio, due analisi condivisibili… ma solo per ora, secondo me. Ovvero, è possibilissimo che arrivo dei tool che possano spazzare via lo status quo.
nel caso della musica secondo me potrebbe essere un sistema di collaborative filtering alla amazon che mi fa cambiare atteggiamento, da saccheggiatore aggratis di musica conosciuta a persona che paga per un servizio che mi aiuta a trovarne di nuova.
nel caso dei blog, secondo me sarà Google. Dave Winer ha scommesso che più persone leggeranno le notizie dai blog che dal NY Times. Secondo me no. Secondo me le notizie le leggeremo da Google News che presto ci darà la possibilità di leggere articoli "ufficiali" e articoli di blogger. presto l'unica differenza che noteremo sarà che i secondi sono scritti meglio ;-)
ciao, Massimo