IMPERIZIA REDAZIONALE
Il Foglio si spara in un piede e traduce alla sua maniera (la stessa maniera di Emilio Fede) un articolo del Financial Times. Ne parla estesamente Gnueconomy qui. Le frasi che lo sbadato redattori ha dimenticato di rendere in italiano sono:
1 “Berlusconi potrebbe essere dichiarato colpevole nei processi che lo riguardano”
2 “Berlusconi è un politico macchiato dal suo coinvolgimento nell’economia politicizzata dell’Italia precedente il 1993”
3 “Sarebbe chiaramente opportuno che nel suo caso la giustizia facesse il proprio corso”
maggio 17th, 2003 at 04:06
Oh.. oh…
maggio 17th, 2003 at 05:03
E' un vero peccato che montagne di alberi vengano sprecati per stampare il Foglio, quando potrebbero essere piu' proficuamente impiegati per produrre carta igienica.
Ciao
maggio 17th, 2003 at 06:26
Domanda facile facile: che ne sa il Finacial Times delle cose italiane? O meglio, come le sa? Questa frase, poi, è il massimo di un paese "libero": "Berlusconi potrebbe essere dichiarato colpevole nei processi che lo riguardano".
POTREBBE ESSERE DICHIARATO?
A questo punto qualunque uomo politico POTREBBE ESSERE… in qualunque parte del mondo! Anzi, qualunque essere umano.
Lo stesso dicasi per il settimanale inglese The Economist, citato come autorevole e obiettivo: da quel pulpito arriva regolare la predica contro l'attuale governo italiano. La corrispondente italiana dell'Economist è Tana de Zulueta, abile ed esperta giornalista eletta Senatrice per il DS-U (Democratici di sinistra – l'Ulivo). Come diavolo faccio ad essere sicuro che l'Economist è imparziale? E dire che mi stanno bene, ai due estremi, sia il livore di Repubblica e dell'Unità (ma sono schierati e lo dicono) che la paciosità giustificativa di Fede (ma è schieratissimo e lo dice)!
Insomma: che casino! :-)
maggio 17th, 2003 at 06:50
Risposta facile facile: cosa c'entra con la traduzione contraffatta?
maggio 17th, 2003 at 07:44
Di certo si sa che Frank Bruni, corrispondente del quotidiano newyorchese, è un noto stalinista.
maggio 17th, 2003 at 09:24
Angelocesare, premesso che non c'entra nulla con la traduzione contraffatta, a meno che tu non voglia sostenere che, tenendo conto che tanto Rhodes non capisce nulla della situazione italiana, si possa tranquillamente far passare una versione tagliata e costruita per appoggiare la linea editoriale de Il Foglio per una traduzione.
Comunque sono curioso di sapere come fai a dire che un giornalista non sa nulla dell'Italia: è un tuo amico.
Per la cronaca Tana de Zulueta non è più corrispondente dell'Economist per l'Italia.
maggio 17th, 2003 at 09:25
Nel mio precedente commento manca un punto interrogativo.
I più arguti tra voi sapranno dove metterlo.
maggio 17th, 2003 at 09:44
[dal Riformista in edicola] A onore della verità (e del Foglio), i tagli incriminati erano in fondo ben poca cosa (sic!). L'articolo del severo quotidiano britannico era stato infatti riportato pressoché integralmente. Ma se incidenti di questo genere possono capitare persino in un caso così e su un giornale così, che cosa dobbiamo pensare delle cinque righe in cui generalmente vengono riassunte le posizioni dei più autorevoli giornali stranieri? [segue l'idea – neanche tanto peregrina – di una moratoria dell'(ab)uso dei commenti della stampa estera]
maggio 17th, 2003 at 10:02
Contraffatta?… OK, mi arrendo (preferisco battere la testa contro il muro: c'è più soddisfazione). Scusate l'intervento "estraneo" in questo Club Blog.
maggio 17th, 2003 at 10:07
Per la cronaca: lo sapevo! ;-) (per Gabriele)
maggio 17th, 2003 at 10:44
Prima che si degeneri decisamente in uno scontro tra berlusconiani ed antiberlusconiani, vorrei introdurre una nota puramente tecnica.
Supponendo che non vi sia il dolo da parte del foglio, e che quindi non vi sia stata contraffazione (come scritto da Morelli senza tanti inutili giri di parole), mi chiedo: e' possibile che in una traduzione vengano "perse" ben tre frasi cosi' fondamentali per il contenuto ed il senso dell'articolo stesso?
Perche' se e' cosi', forse il foglio dovrebbe prestare maggiore attenzione alla competenza e professionalita' delle persone che assume.
Alla fine comunque ci troviamo con un 50/50 di probabilita' tra malafede e incompetenza.
Veramente un bel giornale…
Saluti
maggio 17th, 2003 at 11:33
Gnueconomy fa testo, vero?
maggio 17th, 2003 at 12:05
Angelocesare mi spiace che tu rinunci, al primo rilievo fattoti, a difendere la tua posizione su questa questione tirando fuori la "scusa" di essere in minoranza.
Se non ne hai la voglia e la forza forse dovresti evitare di sostenere posizioni impopolari, soprattutto quando sono impopolari per la loro palese inconsistenza.
Per la cronaca: se sapevi che la senatrice dell'ulivo non è più la corrispondente dall'Italia per l'Economist allora avresti dovuto dirlo evitando di domandarti poi "come fare ad essere sicuro dell'imparzialità del autorevole giornale inglese".
Ti saresti risparmiato un'altra magra figura.
Tanti saluti.
maggio 17th, 2003 at 12:23
Anche lui ha tagliato. "era" è diventato "è".
maggio 17th, 2003 at 12:34
x Gabriele. Mi espongo a un'altra figura: hai idea di chi l'abbia sostituita come corrispondente dall'Italia? Informati (basta usare Google)… leggi la sua scheda, e vedrai che il concetto è quello! Amici! :-)
maggio 17th, 2003 at 18:10
Chi è? un pericoloso bolscevico?
Li taglia anche lui gli articoli per evitare che dicano quello che non gli va bene?
maggio 18th, 2003 at 09:43
Che problema c'è? Noi sappiamo, la Lazio è in Champions League (Santa Maradona: "ma che fine ha fatto la Coppa dei Campioni? Ti distrai un attimo e ti cambiano le carte in tavola…sono cose che fanno pensare"), skinhead impazzano per la città armati di mazze da baseball ed oggi non si circola sino alle 18.00 sperando che il Co2 del post Mc Cartney Concert se ne stia al suo posto. Buona camicia a tutti…come direbbe qualcuno che non reggo (però lo slogan non è male).
maggio 18th, 2003 at 16:41
Che noia questi antiberlusconiani, cosi' attenti alle pagliuzze degli altri mentre non vedono le enormi travi loro.
maggio 19th, 2003 at 05:28
Sui blog le citazioni de Il Foglio sono inversamente proporzionali alla sua diffusione. sarà perché il suo direttore si espone continuamente (auto-spot) in TV assieme a uno dei suoi redattori, e non manca occasione di invitare altri suoi redattori?
Un bel chissenefrega del Foglio, non sarebbe meglio?
Chi è disposto a fare un adesivo con su scritto "Qui non leggiamo Il Foglio"?
maggio 19th, 2003 at 06:08
Come al solito, è questione di credibilità . Per me, il Foglio, in generale, non è particolarmente credibile (tranne quando fa l'insider su cose della CdL), quindi non mi stupisco più di tanto. Peraltro, il fenomeno vale ormai per quasi tutti gli altri media, e francamente il fatto che un giornale, un telegiornale od un blog si dichiarino apertamente appartenenti ad una fazione piuttosto che ad un'altra, nè mi consola nè aumenta la mia fiducia nei suoi confronti. L'obiettività non esiste, diceva Montanelli. Aveva ragione, ma la distorsione dei fatti era un estremo non considerato nella sua visione del mondo.
maggio 19th, 2003 at 07:54
per andrea: mica e' tanto carino il tuo commento. mantellini, si vede, non la pensa proprio come te, giacche' il foglio lo legge e lo cita. per dirne un'altra, pure io lo leggo, assieme al manifesto. e il manifesto e' di gran lunga piu' grottesco e mistificatore, IMHO. peraltro, non ricordo d'aver mai letto scuse e smentite come quelle sul foglio, dopo il sordido affaire della traduzione. ma nemmeno questo vi va bene. che volete, che si autocrocifiggano? ma leggetevi rossana rossanda. tse'.
maggio 19th, 2003 at 11:51
Per LockOne: nessun problema a fregarmene anche del Manifesto. Con il mio post volevo solo sottolineare che Il Foglio mi sembra ampiamente sopravvalutato, sia in Tv che tra i bloggers italiani.
Sarà perché mi sembra un manipolo di gente che scrive per se stessa, oppure – e intendo soprattutto il suo direttore – per i suoi malcelati interessi politici. Cosa che per me è lontana anni luce dal giornalismo, o se vi fa schifo 'sto termine, dal concetto di informazione.
Il fatto che abbiano rettificato è solo perché sono stati colti con le mani nella marmellata; per il resto, quel foglio mi sembra un concentrato di cattiva informazione.
Qualcuno lo legge perché è scritto bene? Allora è letteratura, ma non informazione…
maggio 19th, 2003 at 12:23
andre, vabbene. fammi un esempio di giornalismo degno, se ti va.
interessante l'osservazione "manipolo di gente che scrive per se stessa", fatta da un blogger. detto senza acrimonia, eh, perche' io, i blog, li leggo con piacere.
maggio 19th, 2003 at 13:08
Era scritto apposta, infatti… non si diceva che i blog erano scritti per se stessi? E il foglio? Sarà forse per questo che è citato dai blog?
Non credo…
Buon giornalismo se ne trova: Corriere, Repubblica, Diario, Report… (forse non quando scrivono di blog…)
maggio 20th, 2003 at 04:46
al foglio sono bravi (specialmente mattia feltri) e mi dispiace che qualcuno possa credere ancora a un ideale di giornalismo che debba o riesca a prescindere dalle proprie idee politiche.
Quanto alla buonafede invocata per le omissioni traduttorie, ricordo che un grande francese diceva che "la buonafede ha la stessa valenza giustificatoria dello stato di ubriachezza".
Un episodio come questo rientra piuttosto, ahimè oggettivamente, nella grande famiglia della cialtroneria, ma sinceramente ci andrei piano a puntare il dito…
Rimane il miglior giornale italiano (ce ne fosse a sinistra uno così!)