Ti si cita su MList, per di più paragonandoti a Bruno Vespa (…). Ah, scusa, non mi ero reso conto che sui blog non si può postare…. Metitieri docet :O)
WuMIng fa finta di non sapere che i due supporti non sono assimilabili tra loro.
Leggere un libro su carta e su video sono attività molto differenti, ascoltare musica su supporto cd originale o ascoltarla in mp3 scaricato da internet è la stessa identica cosa, le modalità di fruzione sono identiche.
Lucide ed evidenti le argomentazioni dell'articolo. Io attualmente ho 2 dubbi: il primo è che chi decide, nelle grandi case editrici, di solito ha una cultura tecnologica da anni sessanta e quindi ha difficoltà a fare il salto concettuale necessario per capire le dinamiche della rete. (tra l'altro i direttori editoriali, nelle grandi organizzazioni decidono solo i libri da stampare, e anche lì l'ultima firma viene sempre dalla direzione commerciale). La linea decisionale è molto lunga e spesso si ferma dove non è possibile argomentare con cifre. In futuro, quando in questa linea ci sarano i ventenni di oggi, si noterà la differenza
Infine, va benissimo se parliamo di diritti economici di autori. Ma l'unica seria obiezione al copyright viene dalla tutela del "diritto morale d'autore" (ovvero la paternità autoriale del testo). Wu ming ha superato questo passggio per programma, ma in tutti gli altri casi ci vorrà un salto concettuale degli autori stessi. Ed è li' che vedo complicato farne uno standard…
Comprendo che ora il Mante abbia giustamente meno tempo, ma mi piacerebbe tornasse poco a poco a scrivere il perché ritiene un articolo interessante o strepitoso un pezzo.
ai dubbi di g.g. non si puo' che dire che ha ragione. la filiera editoriale e' popolata da zotici. comprendo poco il discorso del copyright. la messa in linea di un testo, free, non ne pregiudica la proprieta', cosi' come la licenza opensource ad esempio non implica che il software sia 'orfano di padre', tutt'altro.
@magnificosnello assolutamente, così come è abbastanza divertente lo scoop di Domani per una partecipazione prevista da tempo e che non aveva nulla di segreto
@magnificosnello ma in realtà a me fa solo ridere che si faccia le domande e si risponda da solo, la faccenda in sé la trovo imbarazzante e incommentabile fin dall'inizio
Febbraio 14th, 2003 at 07:16
Ti si cita su MList, per di più paragonandoti a Bruno Vespa (…). Ah, scusa, non mi ero reso conto che sui blog non si può postare…. Metitieri docet :O)
Febbraio 14th, 2003 at 07:51
WuMIng fa finta di non sapere che i due supporti non sono assimilabili tra loro.
Leggere un libro su carta e su video sono attività molto differenti, ascoltare musica su supporto cd originale o ascoltarla in mp3 scaricato da internet è la stessa identica cosa, le modalità di fruzione sono identiche.
Febbraio 14th, 2003 at 07:54
Lucide ed evidenti le argomentazioni dell'articolo. Io attualmente ho 2 dubbi: il primo è che chi decide, nelle grandi case editrici, di solito ha una cultura tecnologica da anni sessanta e quindi ha difficoltà a fare il salto concettuale necessario per capire le dinamiche della rete. (tra l'altro i direttori editoriali, nelle grandi organizzazioni decidono solo i libri da stampare, e anche lì l'ultima firma viene sempre dalla direzione commerciale). La linea decisionale è molto lunga e spesso si ferma dove non è possibile argomentare con cifre. In futuro, quando in questa linea ci sarano i ventenni di oggi, si noterà la differenza
Infine, va benissimo se parliamo di diritti economici di autori. Ma l'unica seria obiezione al copyright viene dalla tutela del "diritto morale d'autore" (ovvero la paternità autoriale del testo). Wu ming ha superato questo passggio per programma, ma in tutti gli altri casi ci vorrà un salto concettuale degli autori stessi. Ed è li' che vedo complicato farne uno standard…
(scusa la prolissità )
g.g.
Febbraio 14th, 2003 at 07:57
Ops: ho scritto "obiezione al copyright" in luogo di "obiezione al copyleft". Sorry :-)
Febbraio 14th, 2003 at 13:39
Perdonate l'intrusione OT…
Comprendo che ora il Mante abbia giustamente meno tempo, ma mi piacerebbe tornasse poco a poco a scrivere il perché ritiene un articolo interessante o strepitoso un pezzo.
Giusto un paio di lucide frasi, non chiedo altro…
Grazie.
Febbraio 14th, 2003 at 16:11
il link non funziona
Febbraio 14th, 2003 at 16:22
ora funzia
beppe
Febbraio 18th, 2003 at 11:19
ai dubbi di g.g. non si puo' che dire che ha ragione. la filiera editoriale e' popolata da zotici. comprendo poco il discorso del copyright. la messa in linea di un testo, free, non ne pregiudica la proprieta', cosi' come la licenza opensource ad esempio non implica che il software sia 'orfano di padre', tutt'altro.