VIA i SAVOIA dal WEB

Natale e’ passato, non c’e’ piu’ necessita’ di essere buoni. Cosi’ posso dare anch’io, finalmente, il mio contributo alla normalizzazione dei rapporti fra monarchia e repubblica. Su segnalazione di Vittorio Pasteris ho appena fatto un gita in flash dentro il sito web di Emanuele Filiberto di Savoia. Se – mi son detto – il padre del principe e’ quello che e’, magari il figlio e’ meglio. Cosi’ la pagina web del bell’ Emanuele e’ aperta da un logo che potrebbe andar bene per un profumo di quelli che si acquistano alla Coop. E va bene. Certo le foto fatte da Emanuele durante il suo viaggio blitz in Vaticano lo scorso 23 dicembre lasciano un po’ di amaro in bocca ( che pena tutti quei prelati e generali dei carabinieri sorridenti in posa davanti al fotografo). E passi. Che poi Emanuele sia un patito delle moto ad acqua (forse lo sport piu’ stupido e rumoroso fra quelli disponibili sul pianeta) non e’ colpa di nessuno, ognuno porta la propria croce. Ma che nella biografia sia costretto a leggere che Emanuele “ Ha un rapporto di grande affetto e complicita’ con i genitori che, nell’intimita’, chiama per nome. Ironico e con la battuta sempre pronta il principe ha un irresistibile senso dell’umorismo: in una comitiva di amici e’ trascinante. Ma diventa serissimo nel lavoro: quello di principe e quello di gestore di patrimoni finanziari.” mi pare davvero troppo. La mia attuale posizione politica post natalizia e’ la seguente: tornino pure i Savoia in Italia. Ma sia loro impedito per legge ogni tipo di sito web. Mi pare in fondo un piccolo prezzo da pagare perche’ il giovane Emanuele possa continuare a fotografare i fotografi che lo stanno fotografando.