17
Ott

URBANI e la PORNOTAX

L’aspetto forse piu’ divertente delle notizie in circolazione in questi giorni sulla volonta’ di istituire nella prossima finanziaria una pornoTAX del 25% su tutto il mercato a luci rosse, non e’ tanto che il suo ideatore sia l’ennesimo avvocato tributarista di FI, tal Vittorio Emanuele Falsitta, propalatore del cosidetto fisco etico, ma quanto il fatto che la parte del censore – vale a dire di chi dovra’ decidere cosa e’ pornografico e cosa no – pare sara’ assegnata al Ministro dei Beni culturali Urbani. Il quale, dopo gli ultimi apprezzamenti di Sgarbi sulla sua presunta relazione sentimentale, potra’ essere per una volta considerato idoneo al difficile compito di scrematura anche dal suo ex sottosegretario. Non per cultura, ma per meriti acquisiti – diciamo cosi’ – sul campo.

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