22 ANNI FA, OGGI.
Quella mattina mia sorella era a Bologna a casa di nostra cugina. Ricordo che – appena saputa la notizia dell’esplosione – telefonammo per due ore (mica c’erano i cellulari) prima che qualcuno ci rispondesse. Non c’era nessuno a casa: erano tutti di fronte alla stazione a vedere gli autobus che portavano via i cadaveri.
Tanto vale ricordarselo.
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